Il governo «taglia» la provincia di Monza

Sospesi per tutto il 2007 i finanziamenti per realizzare le strutture del nuovo ente

Marco Pirola

Giù la maschera. C’è il trucco e pure l’inganno. La provincia che la sinistra vuole è di cartone. Senza soldi e solo sulla carta. L’articolo 75 della Finanziaria licenziato dal Consiglio dei ministri non lascia dubbi. Per tutto il 2007 sono sospesi i finanziamenti alle tre nuove Province che prenderanno corpo con le elezioni del 2009. Monza, Barletta e Fermo rimarranno al palo senza il becco di un quattrino per realizzare le strutture di cui si deve fornire una nuova Provincia e che lo Stato è obbligato a realizzare come gli Uffici di rappresentanza e la banca d'Italia. Romano Prodi ha tagliato l’ossigeno alla Provincia di Monza con buona pace della sinistra locale. Prima lo scippo realizzato da Filippo Penati con la realizzazione di Asam, la società con maggioranza assoluta della Provincia di Milano in cui andranno a confluire le partecipazioni azionarie di Palazzo Isimbardi che per legge avrebbe dovuto dare a Monza, ora ci si mette il presidente del Consiglio sottraendo le risorse necessarie.
Al momento della votazione nel 2004 la Provincia della Brianza si era vista assegnare i fondi necessari per la realizzazione delle infrastrutture necessarie. Uno stanziamento iniziale di 16.896.911 euro in quattro anni per l’apertura degli uffici dello Stato sul territorio. A questa cifra andavano aggiunti altri 45milioni di euro a disposizione del commissario di Governo e altri 22milioni comprensivi di Iva e costi per il progetto di realizzazione delle sedi istituzionali. All'epoca della costituzione la sinistra si era sempre dimostrata contraria al nuovo Ente facendo buon viso a cattivo gioco al momento dell’approvazione per non perdere il consenso dei brianzoli. Alle ultime elezioni politiche Monza e il territorio avevano votato in massa con percentuali “bulgare” a favore dei partiti del centrodestra. Il governo ora se ne è ricordato e ha presentato il conto congelando i finanziamenti.
«Una vigliaccata - commenta Fabrizio Sala, vicecoordinatore dei sindaci della Brianza - come rappresentante istituzionale sono indignato e come membro di Forza Italia farò sentire la mia voce unitamente a quella del partito che è compatto a favore della Provincia di Monza e Brianza, a differenza della sinistra. Chiedo che i sindaci di sinistra, a cominciare da quello di Monza, prendano una posizione forte contro la decisione del governo che va contro gli interessi della Brianza». Gli fa eco Alfredo Mantica, monzese, ex sottosegretario agli Esteri con Silvio Berlusconi: «Ci racconteranno la storiella che si tratta di una decisione provvisoria, per il 2007 - commenta il senatore di An - una decisione contabile e che nulla cambia.

Non è vero: la sinistra che non vuole la Provincia di Monza e Brianza è stata smascherata. Mentre sul territorio si continuano a spendere soldi dei contribuenti per pubblicizzare la provincia, a Roma tagliano. Uno scandalo».

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