Guidolin perde ed è quasi esonerato

da Palermo

Il derby delle due Isole va al Cagliari che fa un prepotente passo in avanti verso la salvezza, e condanna il Palermo, ormai senza vittorie da nove gare: dal 2 febbraio (famosa e maledetta vittoria di Catania) ha raccolto sei pareggi e tre sconfitte. Squadra in crisi pesante, senza rabbia, svuotata. Il presidente Zamparini ha annunciato: «Questa sarà l'ultima partita di Guidolin sulla panchina rosa». Poi ci ha ripensato: «Anzi no. Mi prendo due giorni di tempo. Deciderò lunedì sera». Ma il capitano della squadra Barzagli ha difeso il tecnico. La squadra vuole che resti.
Risultato giusto, dicevamo. Qualche incertezza di Saccani, ma la moviola alla fine gli darà ragione. Barzagli, Biava e compagnia ricorderanno a lungo le irresistibili discese di Suazo, una vera spina nel fianco nella difesa palermitana, che in 37 minuti ha fatto ammonire due volte lo stesso Biava, provocato un calcio di rigore e conseguente gol, costretto Ciaramitaro al cartellino giallo. La partita era cominciata nel migliore dei modi per il Palermo, in gol dopo appena 3'. Scambio Brienza-Bresciano e l'australiano si trova solo davanti a Chimenti. Tiro imparabile.
Pian piano, il Palermo lascia il campo ad un Cagliari sempre in pressing sui portatori di palla. E il Palermo va in sofferenza. Al 37' l'ennesimo fallo di Biava (espulso) su Suazo porta al rigore, che lo stesso Suazo realizza. Con un uomo in meno la squadra di Guidolin perde la strada del gioco. Al 22' strepitosa parata di Chimenti, sotto la traversa su punizione di Bresciano. Al 25’ Pisano manda fuori la palla più clamorosa, al 29' la squadra rosanero segna con Diana, imbeccato da Cavani.

L'arbitro annulla per millimetrico fuorigioco. Poi il crollo. A determinarlo è Pepe, ex che aveva segnato il gol della vittoria anche all'andata: si presenta solo davanti a Fontana e lo trafigge. Poi Suazo chiude i conti a quattro minuti dalla fine.

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