I bambini troppo grassi imparano a stare a tavola

Interessanti le vacanze estive a sfondo «medico». Che, tramite il gioco e lo sport, aiutano i ragazzini a combattere i disturbi dell'infanzia. Soprattutto obesità (al momento l'unico campus specializzato è in provincia di Teramo) e dislessia (con vari campus organizzati assieme all'associazione Adi).

Il campus anti obesità nulla ha a che vedere con le diete intensive e le cure dimagranti. Si tratta invece di una vacanza per reimpostare le abitudini alimentari. Il campus viene organizzato all'interno di un centro agrituristico per bambini dai 7 ai 10 anni. Bambini troppo cicciottelli, a rischio di obesità, che ormai in Italia sono il 35 per cento, una delle percentuali più elevate a livello europeo. Che magari esagerano con le merendine confezionate o passano i pomeriggi sul divano a guardare la televisione senza fare abbastanza sport.

L'esperienza, nata sul modello di simili iniziative inglesi ed americane, ha dato sinora risultati incoraggianti nel lungo periodo. Dopo cinque anni i risultati positivi sono stati del 50%. «Il nostro obbiettivo primario tiene a precisare Mario Di Pietro, direttore dell'unità operativa di Pediatria nell'ospedale di Atri - non è il dimagrimento. L'importante è che una volta fuori dal campo i bambini mantengano corrette abitudini alimentari. Aiutano a recuperare la fiducia in se stessi». Il progetto va oltre il campus. Prevede incontri settimanali in ospedale con dietisti e specialisti, per tre mesi, dei genitori assieme ai figli e culmina con un campo estivo di otto giorni. Al campo ci si sveglia alle 7,30, colazione con fette biscottate e latte, escursioni in campagna, poi il pranzo con pasta poco condita, carne o pesce, molta frutta e verdura, pochi formaggi. Nel pomeriggio attività motorie, molta piscina, quindi cena basata sugli alimenti non consumati a pranzo. Grande assente: la tv.

Di gran successo i campi contro la dislessia per i bambini con difficoltà di apprendimento. Non sempre a scuola i ragazzi ricevono l'assistenza e la comprensione di cui hanno bisogno.

Ma una settimana di vacanza studiata ad hoc li può aiutare a ritrovare la fiducia in sé e a superare i propri limiti. Si studia inglese e si utilizzano libri digitali e software che aiutano a imparare. Il tutto in mezzo alla natura e sotto forma di gioco. Risultato: a settembre l'anno scolastico comincerà con un piglio diverso.

MaS

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