Ne parlano tutti e lui non lo nega. Ci sta pensando. Una "ridiscesa" in campo del Cavaliere sembra sempre più probabile e vicina. Il Pdl allo stato attuale non lo convince e le primarie ancora meno. "Vediamo, ci sto pensando", ha risposto così Silvio Berlusconi ai giornalisti che lo attendevano al centro sportivo di Milanello e gli chidevano di una sua nuova candidatura. "Noi stiamo vedendo che la gente è molto delusa da questa politica e dai partiti - ha spiegato l'ex premier -, il Pdl ha subito una decadenza di immagine e di risultati anche per il semplice motivo che non ci sono stato". "Mi sono tirato indietro perchè Casini ha detto: se Berlusconi non c’è posso essere parte della coalizione del centrodestra", ha spiegato nuovamente Berlusconi. Ma l'avvicinamento dell'Udc non c'è stato e quindi ci sono tutte le condizioni per un ritorno del Cavaliere sulla scena politica: "Questa situazione la stiamo ripensando - ha concluso - dato che credo di capire più di qualsiasi altro in Italia quello che c’è stato e quello che si deve fare". "Nessuno dei partiti che adesso vanno in tv potrà realizzare il proprio programma se non si cambia l’architettura istituzionale del Paese - ha spiegato - e la Costituzione si può cambiare solo se c’è un partito con la maggioranza assoluta". Nessun commento, invece, sull'aut aut di Alfano alla candidatura di indagati alle primarie: "Questo è un caso che bisogna commentare con calma, non si può farlo qua in piedi". Poi il Cavaliere ha parlato anche del dopo Formigoni, sponsorizzando il leader del Carroccio: "Spero che si arrivi a una candidatura comune tra Pdl e Lega Nord, magari lo stesso Maroni". La scelta del Cavaliere non è piaciuta a Roberto Formigoni che ha risposto su Twitter: "Silvio, rifletti! I nostri elettori non vogliono regalare anche la Lombardia alla Lega, dopo Veneto e Piemonte! E Maroni non lo voteranno mai!".
A stretto giro di posta arriva la replica del segretario del Pdl Angelino Alfano: "Le dichiarazioni di oggi del presidente Berlusconi pongono sotto una nuova luce le primarie. Se davvero lui dovesse tornare in campo come ha annunciato, mi chiedo il significato di queste primarie. La mia valutazione resta coerente: le primarie hanno senso solo se non si candida il presidente Berlusconi. Altrimenti occorre ripensare tutto".
Poi lòa presa d'atto: "Noi le primarie - ha aggiunto - le abbiamo immaginate come un motivo di rilancio del Popolo della libertà, pensando e sperando che fosse una gara delle idee attraverso la quale recuperare la fiducia di tanti elettori che ci avevano votato". Ma, precisa l'ex guardasigilli, con il Cavaliere non ci sarebbero frizioni: "Oggi ho sentito più volte il presidente Berlusconi e sono convinto che avverrà tutto in perfetta sintonia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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