Cgil, la Camusso punta sulla lotta all'evasione E vuole la patrimoniale

La priorità è una sola: c'è necessità di maggiore "equità fiscale". Un obiettiva che si può ottenere - secondo il leader della Cgil, Susanna Camusso - con "una serie progressività della tassazione e una tassa sulle grandi ricchezze, sui patrimoni e sulle rendite finanziarie mobiliari e immobiliari". Insomma, la Camusso, aprendo la Conferenza di programma, spinge sul pedale della patrimoniale. E su quello della lotta all'evasione fiscale, "dopo anni di propaganda pro-evasione. Il tema non è caro soltanto alla Cgil. Pier Luigi Bersani ha concordato sulla lettura della crisi fata dalla Cgil: "Se stiamo all’analisi della crisi e delle sue origini fatta dalla Camusso credo che ci sia poco da discutere. Siamo d’accordo e mi viene da dire: siamo d’accordo solo noi?".

Anche Antonio di Pietro, presidente dell'Italia dei Valori, specifica che per Rivoluzione Civile, il movimento guidato dall'ex pm Antonio Ingroia, è "necessario procedere anche a una tassazione del patrimonio". Facendo quasi eco al numero uno della Cgil ricorda poi che serve "il coraggio di modificare la legislazione penale in merito agli evasori fiscali".

Susanna Camusso parla anche del lavoro, che per la Cgil "è parlare del pane. Un lavoro non può essere precario, sempre incerto, povero". Si deve combattere "la precarietà". E debellare "l'ossessione del debito pubblico", il rigore che, con "le scelte europee e la loro traduzione italiana hanno aggravato la crisi". Perché dalla crisi "l'Italia può uscire" solo "se è tutta insieme".

Il leader della Cgil è molto chiaro. Il piano di lavoro presentato oggi dal sindacato "non è il libro dei sogni, non dà numeri", ma deve essere "una proposta aperta al contributo e al confronto".

L'ultimo affondo della Camusso va a un "vento pericoloso: quello che fa coincidere produzione industriale, soprattutto quella pesante, con veleno". Un'equazione di questo tipo "porta inevitabilmente a cancellare e chiudere".