De Girolamo al contrattacco: esposto per la privacy violata

De Girolamo al contrattacco: esposto per la privacy violata

NapoliNon risulta indagata e passa al contrattacco, annunciando un esposto per violazione della privacy. Ma sulla testa di ‘a ministra si è abbattuta una bufera politica e mediatica, più che giudiziaria, i cui esiti sono al momento imprevedibili. Nunzia De Girolamo Boccia, neo ras del Sannio, succeduta all'ex «re» di Ceppaloni, Clemente Mastella, ieri ha vissuto un'altra giornata di attesa. L'avvocato Vincenzo Regardi, difensore di Felice Pisapia, ex direttore amministrativo della Asl di Benevento (indagato per truffa e malversazione nell'ambito di una inchiesta sulla gestione di nomine e appalti alla Asl di Benevento), ieri ha chiesto al Tribunale del Riesame (presieduto dal giudice Mariella Montefusco) la revoca del divieto di dimora a carico del suo assistito. Ma, soprattutto, il legale ha depositato nuovi atti, una cinquantina di pagine, che comprendono registrazioni inedite (e furtive), riguardanti i colloqui intercorsi tra Pisapia e il direttore generale della stessa Azienda sanitaria, Michele Rossi.
Altre carte sono state depositate presso il Riesame dal pm della Procura di Benevento, Giovanni Tartaglia Polcini, che conduce l'indagine sullo scandalo che ha colpito la Asl sannita. Sulle nuove registrazioni è calato il riserbo. Ma, fanno tremare l'allora parlamentare Nunzia De Girolamo (moglie del deputato del Pd, Francesco Boccia), oggi ministro per le politiche Agricole, in forza al partito di Angelino Alfano e gli amministratori beneventani. Addirittura sarebbero 27 le ore di conversazione registrate da Pisapia e trascritte e in parte non ancora del tutto consegnate agli inquirenti.
Nunzia De Girolamo vive ore difficili su due fronti: quello giudiziario e quello politico. A Roma si gioca la partita della sua permanenza nel governo Letta. Il Pd, infatti, ha presentato una interrogazione parlamentare, firmata tra gli altri dai membri del partito che fanno parte della commissione Agricoltura, per chiedere chiarimenti sull'operato dell'esponente di Ncd. L'interrogazione verrà poi discussa forse già venerdì: «Questo è il primo passo, poi in un secondo momento si valuterà, dopo avere ascoltato la ministra in Aula, se presentare o meno una mozione di sfiducia». Ma, arriva dal Movimento 5 Stelle l'attacco piu' duro alla signora Boccia. In Commissione Giustizia, infatti, i grillini hanno presentato un'interrogazione firmata dal parlamentare Alfonso Bonafede. Il grillino chiede al Guardasigilli di inviare gli ispettori in Procura per verificare se De Girolamo risulti iscritta nel registro degli indagati. A fianco della moglie si schiera Boccia: «Rispetto massimo, come sempre, per la magistratura: mia moglie non è indagata e sono certo della sua correttezza».
Nella serata di ieri la De Girolamo ha annunciato di avere «dato mandato agli avvocati di predisporre un esposto da inviare alla magistratura di Benevento e al garante per la protezione dei dati personali in relazione alla captazione illecita di conversazioni registrate abusivamente in un colloquio al quale partecipava la sottoscritta, allora deputato, nonché alla loro divulgazione attraverso i mezzi di informazione».
A inguaiare ‘a ministra è stato Pisapia che, di nascosto, aveva registrato nell'estate del 2012 i suoi incontri con l'esponente del Ncd e altri personaggi, sentendo «puzza» di siluramento. Pisapia ha consegnato agli inquirenti delle registrazioni in cui la De Girolamo, nel corso degli incontri, parlava in libertà di assegnazioni degli appalti relativi al 118 e al bar interno all'ospedale Fatebenefratelli (affidato a una sua cugina). La guardia di Finanza di Benevento ha svolto degli accertamenti su quelle conversazioni, poi conclusisi con una informativa con la quale si stabiliva che non si ravvisavano elementi penalmente rilevanti.

La Procura di Benevento adesso ha il compito di verificare l'esistenza di un presunto «direttorio politico – partitico» individuato dal giudice per le indagini preliminari, come riportato nella sua ordinanza. A detta del gip, infatti, sarebbe stato posto in essere un sistema illegale che avrebbe condizionato le scelte in materia di appalti e nomine.
carminespadafora@gmail.com

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