Sì dell’Aula della Camera al ddl sul finanziamenti pubblico ai partiti. Il testo, passato a Montecitorio con 288 voti a favore, 115 contrari e 7 astenuti, va al Senato. Dopo la votazione i deputati del M5S hanno rivolto un applauso polemico ai colleghi degli altri gruppi parlamentari. D’Ambrosio ha nuovamente preso in mano la maschera che aveva agitato al termine della propria dichiarazione di voto, ma non la ha indossata: il vicepresidente Giachetti lo ha redarguito. Il testo ora passa all’esame del Senato, dove l’esecutivo spinge per una corsia preferenziale che porti a una rapida approvazione. Altrimenti,se il Parlamento non sarà in grado di riformare il sistema dei
538em;">soldi ai partiti entro l’autunno, il presidente del Consiglio Enrico Letta ha già minacciato di «risolvere» il problema con un decreto legge.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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