Castel Volturno (Caserta) - Trentotto anni, ghanese. Ha violentato per oltre cinque mesi una bambina di 12 anni, stessa nazionalità, ma nata italiana e figlia di immigrati regolari, a Castel Volturno dove vive con la madre e il patrigno. La piccola quando ha scoperto di essere rimasta incinta ha tentato il suicidio: presa dalla disperazione ha ingerito della candeggina. La dodicenne è stata portata dapprima all'ospedale di Pinetamare a Castelvolturno e successivamente trasferita in un ospedale napoletano dove si trova ricoverata: le sue condizioni sono gravi. Il pedofilo è stato arrestato dalla polizia e rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Scenario di questa storia orribile è Castelvolturno, uno dei centri del casertano maggiormente infestati dalla criminalita «nera», che controlla il traffico della droga lungo il litorale domitio e la prostituzione, cui sono dedite centinaia di ragazze che arrivano dall'Africa con la speranza di trovare un lavoro ma che subito vengono dirottate sulla strada.
Le indagini sono state condotte dagli agenti del Commissariato di Castelvolturno. É stato il patrigno della bambina a denunciare gli stupri alla polizia ed era stata la stessa bimba a raccontato le violenze subite. L'uomo avrebbe incontrato la ragazzina fuori da un istituto scolastico, fingendo di avere 24 anni; l'avrebbe corteggiata assiduamente riuscendo poi a portarla nella sua abitazione, dove l'avrebbe violentata.
Agli inquirenti la piccola ha raccontato di essere stata adescata dal ghanese mentre stava uscendo da scuola la scorsa primavera. Poi le violenze per cinque mesi, in casa dell'orco. Quando ha scoperto di essere al secondo mese di gravidanza ha tentato il suicidio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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