Passera: "La recessione continua per tutto l'anno"

Per il ministro dello Sviluppo economico "siamo nel pieno di una seconda recessione. Durerà tutto l'anno". E promette: "Entro 12 mesi pagheremo la metà dei debiti con le imprese"

Passera: "La recessione continua per tutto l'anno"

"Siamo nel pieno di una seconda recessione e questo trend, se dobbiamo prendere per buone le previsioni, durerà tutto l’anno". A dirlo è Corrado Passera che, davanti alla commissione Bilancio della Camera, ribadisce quanto detto già da Mario Monti nei giorni scorsi: l'emergenza non è finita e la crisi è lontana dall'essre passata. Il ministro dello Sviluppo economico ha aggiunto che "siamo in una situazione di non crescita da molto tempo e probabilmente se vogliamo prendere per buone le previsioni, durerà per tutto l’anno in corso. Il nostro compito è invertire questa tendenza che, non solo non crea posti di lavoro ma rischia di creare ulteriori problemi". Per questo motivo per Passera è importante stimolare la "crescita sostenibile dal punto di vista finanziario e non basata sul debito".

Il "vero problema" dell'Italia, per Passera, è quello del credit crunch (la stretta creditizia) sulla quale "dobbiamo agire subito": "Il tema del credito è diventato un super-tema perché si è concentrata una serie di cause gravi: la mancanza di liquidità, l’aumento delle sofferenze, le regole bancarie che hanno tolto altro capitale alle banche e si è creato un vero e proprio credit crunch".

Eppure se manca la liquidità è anche a causa dei debiti dello Stato. Passera ricorda infatti  che la pubblica amministrazione deve circa 50-60 miliardi di euro alle imprese private e aggiunge: "Se riuscissimo nei prossimi 12 mesi, attraverso l’adozione della direttiva europea e attraverso un primo assorbimento dei pagamenti non fatti dalla pubblica amministrazione a rimettere in moto metà dello scaduto, sarebbe in termini di impatto sulla finanza e sui conti pubblici, molto".

Per quanto riguarda le infrastrutture e le misure per la crescita, il ministro garantisce che "nei prossimi 12 mesi, contiamo su 40-50 miliardi di lavori indirizzati e il più possibile avviati" e che il governo vuole "spingere sugli impegni di investimento che il mondo dei concessionari autostradali ha".

Ma non solo: per le semplificazioni, l'esecutivo vuole presentare ogni 2-3 mesi  "un pacchettone che tocchi la vita delle famiglie ma soprattutto delle imprese, e in particolare delle pmi".

Resta il nodo Snam-Eni. Sulla rete gas Passera assicura che il "rischio che possa essere venduta a stranieri è abbastanza gestibile, cioè evitabile". Il ministro inoltre sottolinea come la separazione tra le due società avverrà entro la legislatura, ma che "bisogna avere la certezza di fare un’operazione amica del mercato e farla nel migliore dei modi". Governo cauto anche su Finmeccanica e l'ipotesi di cedere alcuni asset del gruppo: "Sono convinto che ovunque ci sono aziende che possono essere messe a posto, bisogna cercare di metterle a posto prima di cercare altri tipi di soluzioni", ha detto il ministro.

Altro tema caldo resta quello delle frequenze tv. In questo caso la proposta del governo per superare il beauty contest arriverà il 19 o il 20 aprile e "sarà in linea con quanto detto: non è una cosa buona cedere gratuitamente i beni dello Stato".

In ogni caso, come ricorda Passera, "bisogna seguire le regole europee per regolare la golden share: c’è un’area di ansietà che è quella di non rischiare di perdere aziende importanti e strategiche per il Paese".

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