Matteo Renzi "nuovo ducetto" per compiacere il quale "i gerarchetti" del Pd avrebbero relegato Pier Luigi Bersani in uno sgabuzzino? Un paragone quello di "Velina Rossa" un po' azzardato per qualcuno.
"Paragonare Matteo Renzi addirittura a Mussolini significa superare ogni limite. Chi lo ha fatto, si scusi.
Insulti del genere non sono degni del dibattito pubblico del centrosinistra", dice il deputato del Partito democratico Federico Gelli, "Ci risiamo, dopo aver definito le sue idee fascistoidi ora si arriva addirittura a paragonare il sindaco di Firenze al dittatore che ha costretto l’Italia per venti anni nel totalitarismo e all’assenza di libertà. Se questo è l’inizio del congresso, c’è da rimanere veramente sbalorditi".
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