"In settimana ci saranno le condizioni per un annuncio ufficiale che cambierà gli equilibri a Bruxelles". Così Matteo Salvini, intervistato da Libero, anticipa il progetto su cui sta lavorando da settimane e chi si concretizzerà definitivamente alla chiusura delle urne in Francia.
"Stiamo costruendo il gruppo dei Patrioti, che mira a essere il terzo più numeroso di tutto il Parlamento", dice più esplicitamente il leader della Lega, partito che attualmente fa parte insieme a Rn di Marine Le Pen del gruppo Identità e Democrazia. Salvini attacca chi"con incredibile arroganza" cerca di restare al poter pur avendo perso le elezioni Europee "in quasi tutti i Paesi dell'Unione" e conferma il suo fermo no a un Ursula bis"bocciando ogni alleanza con i socialisti e gli ecofanatici tutti tasse e sbarchi". Domani, al termine dei ballottaggi per le elezioni parlamentari francesi, si saprà se i lepenisti saranno riusciti a ottenere la maggioranza relativa o assoluta e, solo allora, il leader di Rn si dedicherà anima e corpo alle geometrie politiche dell'Europarlamento. Questa ferma opposizione di Salvini alla nuova Commissione Europea che sta per nascere, però, non avrà ripercussioni interne: "Il governo italiano - dice - andrà avanti, spedito, compatto e concreto, fino all'autunno del 2027, non un giorno di meno". Giuseppe Conte ed Elly Schlein, insomma, dovranno mettersi l'animo in pace: "Ho letto ricostruzioni incredibili su possibili elezioni anticipate o telefonate dei toni accesi tra me e Giorgia, tutte palle", sentenzia Salvini. Non la pensa allo stesso modo il leader di Azione Carlo Calenda che, parlando a Skytg24, spiega che l'intenzione del leader del Carroccio di "scavalcare a destra Meloni" attraverso una serie di mosse che stanno facendo molto discutere come il no ai vaccini, l'attacco al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, infine, il gruppo pro Putin a Bruxelles."Cosa ne uscirà da questo? Che piano piano, il governo si indebolirà", profetizza Calenda.
Non è dato sapere se questo avverrà, ma quel che è certo è che proprio Calenda si è sfilato dal Fronte Popolare italiano rinunciando a partecipare attivamente (almeno per ora) alla campagna referendaria contro l'autonomia differenziata.
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