"Volete decidere voi o i partiti?". Meloni lancia la "sfida" agli elettori sul premierato

Il presidente del Consiglio vede nella riforma costituzionale dell'elezione diretta del presidente del Consiglio una grande opportunità per la stabilità politica: "Qualcuno si è abituato a governare perdendo le elezioni"

"Volete decidere voi o i partiti?". Meloni lancia la "sfida" agli elettori sul premierato
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Giorgia Meloni torna a parlare delle riforme, in particolare quella costituzionale del premierato. Lo fa nella sua consueta rubrica settimanale con il videomessaggio. "Questa riforma non serve a qualcuno ma a tutti, e lo sanno anche quelli che per calcolo politico la stanno osteggiando, senza però offrire argomenti seri, perché certo non possono dire la verità. Che si sono cioè abituati a governare perdendo le elezioni che vogliono continuare a fare così anche in futuro", spiega la premier nel suo intervento social. "Voi - aggiunge rivolta idealmente agli italiani - cosa volete fare, volete contare e decidere o stare a guardare mentre i partiti decidono per voi? Questa è la domanda che faremo se sarà necessario e quando sarà necessario".

Nel video il presidente mostra la sala di Palazzo Chigi con le foto dei precedenti capi di governo e ribadisce le proprie convinzioni sulla bontà del disegno di legge costituzionale. "Quanti di questi premier e quanti dei governi che hanno presieduto sono stati effettivamente scelti dai cittadini? Quanti di loro avrebbero fatto il presidente del Consiglio se fossero stati i cittadini a scegliere chi li avrebbe governati? Non lo sapremo mai - risponde Meloni -. Quello che sappiamo per certo è che molti governi sono passati sulla testa degli italiani, sono stati frutto di giochi di palazzo, e quando rispondi al palazzo e non ai cittadini, è il consenso del palazzo che ti interessa, più di quello dei cittadini. E abbiamo visto i risultati".

"Gli italiani potranno scegliere chi li governa"

A sette giorni di distanza dal licenziamento della riforma dal Consiglio dei ministri, quindi, tra pochi giorni toccherà al Senato cominciare l'analisi della proposta del governo: "In 75 anni sono cambiate tante cose. L'unica cosa cambiata mai è la base del sistema, la Costituzione ed è dove abbiamo avuto il coraggio di intervenire. Perché a me non interessa durare cinque anni se dopo di noi tutto tornerà uguale - sottolinea - se non approfittassimo della stabilità di questo governo per lasciare all'Italia una riforma che, comunque vada, consentirà agli italiani di scegliere direttamente chi li governa, e a chi li deve governare di avere cinque anni per realizzare il suo programma". In ogni caso, "i poteri del Presidente della Repubblica non vengono toccati - sentenzia -, salvo ovviamente il fatto che l'incarico viene automaticamente assegnato al candidato che si è affermato nelle urne".

G7 in Puglia dal 13 al 15 giugno

Sempre nel corso del video, il capo dell'esecutivo annuncia poi che il G7 dei leader mondiale, che vedrò la presidenza in mano all'Italia, si terrà dal 13 al 15 giugno 2024 in Puglia, nella Valle d'Itria, a Borgo Egnazia. Quattro giorni dopo lo svolgimento delle elezioni europee. Ma, a proposito di Europa, Meloni ci tiene a ritornare sull'accordo sui migranti che "prevede che l'Albania dia all'Italia le aree dove realizzare due strutture.

Una sarà un centro di prima accoglienza al porto, e nell'area più interna ci sarà una seconda struttura sul modello dei Cpr". "Chi non è d'accordo può dire quello che vuole - conclude - ma penso non si possa sostenere che intendiamo deportare qualcuno in una nazione candidata all'ingresso nell'Unione europea".

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