La Juve fa tris ma spera in San Valentino

Torino A volte è utile aggrapparsi a qualche precedente favorevole: 17 anni fa, nel giorno di San Valentino, la Juve batté 1-0 il Genoa con un gol di Ravanelli e, soprattutto, a fine stagione vinse anche la Coppa Uefa. Finisse così anche quest'anno, sarebbe un trionfo: «Ho un'altissima considerazione dei miei giocatori - ha detto ieri Zaccheroni -. Se faccio la somma dei valori dei singoli, al nostro livello c'è solo una squadra (chiaramente l'Inter, che però non viene mai nominata, ndr). Però, fino a quando questa convinzione non entrerà nella testa dei giocatori, non riusciremo a cambiare passo. Quando accadrà, faremo male agli avversari». Nel frattempo, è però la Juve che si è fatta fare male da altri: 5 punti in 8 partite, oggi non sarebbe nemmeno qualificata per l'Europa League. «Dobbiamo cambiare passo e aumentare l'autostima. La squadra sta crescendo, ma c'è bisogno dei risultati. Abbiamo vissuto una settimana positiva e i lettini dell'infermeria sono quasi tutti vuoti».
Tra i convocati, sono in effetti rientrati Salihamidzic, Marchisio e Camoranesi. Quanto alla formazione, in attacco ci saranno ancora Diego (innamoratosi di Zaccheroni, dopo l'anarchia tattica di Ferrara), Del Piero e Amauri.

Quest'ultimo è a secco dal 28 ottobre ma «non deve cercare il gol con ossessione: è capitato a tutti di non segnare per qualche periodo e possiamo vincere le partite anche grazie a una sua sponda. Problemi in spogliatoio? Mi è capitato di leggere alcune cose (il gossip che ha riguardato un litigio con Buffon a causa della Seredova, ndr), ma garantisco che non ci sono frizioni».

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