La Juventus fa il sorpasso Pirlo ispira, Chiellini colpisce

La Juventus ritrova il successo. Prima rete bianconera per il regista che procura anche le altre due occasioni. Quagliarella completa l’opera

La Juventus fa il sorpasso Pirlo ispira, Chiellini colpisce

Torino - Il primo gol stagionale in maglia bianconera di Pirlo, il secondo di Chiellini e di Quagliarella: la Juventus si mette alle spalle i pareggi contro Siena e Parma, batte 3-1 il Catania - non senza qualche patema - e si prepara ad andare a guardare in faccia il Diavolo, sabato prossimo. Di polemiche, dopo una settimana di deliri, manco l'ombra: meglio così. E tante grazie a Motta, ex di turno che si fa cacciare sull'1-1 beccandosi due gialli in meno di un quarto d'ora facilitando il rush finale di marca bianconera.

Conte presenta una Juve tutta nuova, con Padoin al posto dello squalificato Vidal e soprattutto con Quagliarella e Borriello facenti funzioni di Matri e Vucinic. Coppia d'attacco inedita e desiderosa di mettersi in mostra, certo che sì: esordio da titolare in campionato per l'ex milanista, quinta volta dal primo minuto per il campano che nell'occasione lascia anche a casa la maschera protettiva. Ti aspetti una Juve subito arrembante, invece è il Catania a far vedere i sorci verdi a Buffon: Izco e Almiron lo svegliano subito, Barrientos lo fa precipitare in una specie di incubo con un sinistro a giro splendido dopo che Motta (beccato dal pubblico che, quando vestiva il bianconero, non lo ha mai amato) aveva anticipato De Ceglie.

Il gran gol di El Pitu (Puffo, in italiano), argentino di talento frenato finora solo da infiniti guai fisici, aumenta ancora di più l'adrenalina bianconera: Borriello - ultimo gol il 22 maggio, addirittura - calamita palloni soprattutto di testa e impegna Kosicky in un paio di occasioni, poi sale in cattedra Pirlo. Punizione dai venticinque metri, Kosicky piazza una barriera con il buco manco fosse il formaggio svizzero e il ventuno ringrazia: prima rete stagionale e via gli incubi almeno per il momento. Il tono del match non cala comunque: una sberla di Quagliarella si stampa sulla traversa, poi è splendido Buffon a deviare ancora sul legno una conclusione di Bergessio dopo uno scambio nello stretto con Lodi sulla trequarti sinistra. La Juve le dà, il Catania le prende ma non ha paura di restituirle: ne viene fuori un bel primo tempo davvero, in una partita aperta e ben giocata. L'assedio bianconero prosegue anche a inizio ripresa, con i soliti Borriello e Quagliarella (più Giaccherini, scatenato) affamati di gloria: il Catania fatica a ripartire, Montella mette dentro un difensore (Spolli) per un centrocampista offensivo (Lodi) e Conte butta dentro Pepe per un Padoin intimorito e non così produttivo.

Dopo essersela giocata alla pari, insomma, il Catania accetta il ruolo di sparring partner e la Juve ringrazia: quando poi Motta si becca il secondo giallo in tredici minuti (prima per un fallo su Borriello e poi su De Ceglie: entrambi a trenta metri dalla propria porta), il resto della partita appare scritto. Buffon compie comunque un miracolo dicendo no in uscita ad Almiron, poi entra anche Vucinic per mettere ulteriore benzina sul fuoco. Com'è e come non è, il gol che scaccia i fantasmi arriva però grazie a un difensore: punizione di Pirlo, Kosicky va a farfalle e Chiellini di testa fa 2-1.

Il giallo che si becca poi Vucinic per avere simulato un contatto in area di rigore può fare a quel punto solo sorridere Conte: il 3-1 di Quagliarella, tanto per cambiare servito da Pirlo, non è altro che il punto esclamativo sulla serata.

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