Krasic s’inventa un rigore per la Juve Iaquinta lo tradisce

Fermato Krasic, fermata la Juventus. Delneri non sarà d'accordo, ma al momento così è. Bravo allora Malesani, allenatore del Bologna, a inventarsi Cherubin esterno - lui che di professione fa il difensore centrale - per limitare il Serbo (di solito) Scatenato. Bologna-Juve finisce così 0-0 e si riaffacciano i dubbi sulle potenzialità dei bianconeri, prevedibili in attacco e lenti nel girare palla. Il tutto, appunto, in una domenica in cui l'ex giocatore del Cska Mosca finisce dritto dietro la lavagna. Perché, dopo avere dato sfoggio delle sue qualità intorno al ventesimo rubando palla a Britos e mettendo Quagliarella davanti alla porta, una decina di minuti dopo ingannava l'arbitro De Marco simulando una caduta su un presunto intervento di Portanova: Iaquinta, subentrato all'infortunato Amauri (problemi al tendine della caviglia destra: oggi gli esami, ma serpeggia qualche preoccupazione), si faceva parare il tiro da Viviano e il punteggio non cambiava.
Cambiava invece la partita di Krasic, che a quel punto spariva dal campo fino a essere sostituito da Del Piero nella ripresa. «Non ha fatto apposta a cadere - lo giustifica a fine gara Delneri - e non mi aspetto la squalifica per simulazione con la prova televisiva. Ha avuto la sensazione di essere stato toccato e lì finisce il tutto: è chiaro comunque a tutti che il rigore non c’era». «L'errore di Iaquinta è la testimonianza che lassù qualcuno butta anche un occhio su quanto succede da queste parti - è il parere di Malesani -. A causa di un fischio strano di De Sanctis in un Juve-Parma di qualche anno fa per poco non ci ho rimesso la carriera, non vorrei lo si dimenticasse. Penso comunque che Krasic sia un bravo ragazzo: non mi sembra il tipo che vuole fregare gli altri. E certo non è facile alzarsi da terra e dire all'arbitro che il rigore non c’era».
Adesso si attendono le decisioni del Giudice Sportivo: se, esaminando le immagine fornite dalla Lega Calcio, riterrà che Krasic abbia simulato, scatteranno le due giornate di squalifica e la Juve dovrà fare a meno del suo apporto sabato prossimo a San Siro contro il Milan e la domenica successiva contro il Cesena. I precedenti, da quando è stata istituita la prova tv, non mancano: Iliev (Messina), Adriano (Inter) e Zalayeta (Napoli).
A Bologna, in compenso, è finita a tarallucci e vino: posta in palio divisa, rossoblù soddisfatti e bianconeri più o meno. «Prima mi si diceva che prendevamo troppi gol adesso che non ne facciamo - prosegue Delneri -. Noi andiamo avanti per la nostra strada, senza esaltarci né deprimerci. Non buttiamo via nulla, anche se siamo un po' arrabbiati: nel nostro campionato prendere un punto in trasferta non è mai facile contro nessuno». La Juve ha comunque prodotto poco: un paio di colpi di testa di Amauri in avvio finiti fuori bersaglio, un tiro di Martinez a un quarto d'ora dal termine e poco altro.

La classifica è corta, recitano in casa Juve: vero anche questo, ma la sensazione è che, prese le misure a Krasic, gli avversari inaridiscano troppo facilmente la fonte di gioco bianconera. E non avendo un centravanti degno di tal nome, la Signora rischierà di fare parecchia fatica ad avvicinarsi pericolosamente alla porta altrui: senza Krasic, sarà ancora peggio.

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