L’Inter svela a Mediaset i segreti di casa

La tv potrà trasmettere anche gli allenamenti. I diritti criptati già rivenduti a Sky. Il Livorno ha firmato per 25 milioni. Il Milan si accorderà per ultimo

Franco Ordine

Ieri l’annuncio ufficiale di Mediaset, oggi il passaggio dei diritti criptati a Sky. Nel giro di 48 ore si conclude velocemente l’iter contrattuale che consente a Moratti e al suo inatteso sodale Spinelli, presidente del Livorno, di concludere la campagna televisiva dei prossimi tre anni e di arricchire il proprio bilancio. Per l’Inter il profitto è sotto gli occhi di tutti: 185 milioni per due anni contengono un bel balzo in avanti, circa il 20% in più, rispetto al precedente negoziato mentre i 21 milioni aggiunti da Mediaset a titolo di prelazione per la terza stagione rappresentano qualcosa di molto impegnativo. La novità in assoluto nel contratto di cessione dei diritti per la trasmissione su tutte le piattaforme (ad esclusione dell’umts, il club nerazzurro è già d’accordo con un altro gestore) delle partite casalinghe dell’Inter riguarda la voce allenamenti: per la prima volta Mediaset può entrare ad Appiano Gentile con il pennacchio dell’esclusiva ed utilizzare il girato di Inter channel nelle trasmissioni del settore (Guida al campionato e Controcampo) oltre che nei tg delle proprie reti.
La divisione della cifra per voci utilizzata nel contratto interista è stata evitata per il Livorno di Spinelli: qui per tre anni è stata versata la cifra di 25 milioni di euro che rappresentano anche una bella scommessa sui prossimi risultati della squadra toscana. Stesso giro: da Mediaset a Sky, affare concluso ieri pomeriggio. Spinelli potrà conservare Lucarelli e garantirsi il pagamento degli stipendi. Persino una eventuale retrocessione può diventare un evento per niente traumatico. Se Della Valle, Zamparini e Garrone dovessero considerarlo, come pare, un traditore nella riunione di giovedì, se ne farà una ragione. Solo Massimo Moratti ha virtualmente chiuso i suoi rapporti con Diego Della Valle, ferito dalle espressioni scortesi e ingenerose del suo ex amico ed ex componente del cda neroazzurro (nel primo derby di coppa Campioni del 2003, mentre era già alla Fiorentina, si fece notare a San Siro per l’esultanza dopo il gol di Martins). «Capisco fare la beneficenza per i bambini d’Africa ma per Semeraro, Zamparini, Garrone e Della Valle proprio no», la frase del petroliere che ha ormai scavato un solco tra il patron neroazzurro e i quattro compagnucci del consorzio calcio Italia.
La prossima firma non sarà quella del Milan: il club di via Turati, per questioni evidenti, sarà l’ultimo della lista preparata da PierSilvio Berlusconi per allestire la scuderia del digitale terrestre. Dieci erano l’anno scorso le società sotto contratto, almeno dieci continueranno a esserlo.

Nel panorama dei diritti, da segnalare infine, una sentenza del tribunale di Milano che ha accolto le tesi di Ansa e Tim sulla legittimità del servizio informativo sul campionato di calcio trasmesso sui cellulari con l’immagine fissa relativa ai gol realizzati o altri momenti della partita

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