Marco Pirola
da Monza
Tra unoperazione e laltra, delle quasi duemila che compie in un anno, ha anche il tempo di parlare del caso del giorno. Marco Lanzetta, 43 anni, monzese, è il microchirurgo italiano più conosciuto al mondo. A lui si è rivolto il professore Jean-Michel Dubernard, primario dellospedale di Amiens in Francia, per confermare la notizia del primo trapianto di faccia della storia. Una telefonata allalba di ieri mattina dal capo delléquipe francese con cui il chirurgo italiano collabora da anni per i trapianti di mano. Poi per tutta la giornata è stato tenuto costantemente informato dellevoluzione di questo evento storico. Cinque giorni fa naso, labbra e mento, sono stati prelevati da un cadavere e trapiantati sul volto di una ragazza di 36 anni. Il prelievo di pelle, tessuti sottocutanei, piccoli muscoli della faccia ed elementi venosi ed arteriosi da un donatore in stato di morte cerebrale è stato effettuato domenica scorsa nellospedale Salengro di Lille.
«Non ci sono crisi di rigetto - commenta Lanzetta - tutto procede secondo le migliori aspettative. Il volto della donna sfigurato dai morsi di un cane è stato prelevato dal cadavere di una donatrice dopo attente analisi sulla compatibilità della donazione. È una ricostruzione parziale della faccia arrivata dopo mesi e mesi di osservazione e di attesa. In Italia, a Monza, ci sono due donne pronte dal punto di vista teorico e psicologico, a sottoporsi a questo tipo di operazione che non è paragonabile ad una semplice ricostruzione come avviene nella chirurgia estetica, ma è un vero e proprio trapianto con tutti i rischi del caso e non solo operatori. Per quanto riguarda lItalia non ho ancora chiesto lautorizzazione al comitato etico dellospedale San Gerardo di Monza dove lavoro perché i potenziali trapianti sono ancora in fase di studio sulla compatibilità. In ogni caso anche noi siamo pronti a compiere questo tipo di operazione su due donne vittime di incidenti dauto». Poi il trillo del telefono e dallaltro capo del filo cè ancora Jean-Michel Dubernard per un altro aggiornamento inseguito dalle televisioni e dai giornali di tutto il mondo. Marco Lanzetta era presente nelléquipe francese che ha operato il primo trapianto al mondo di mano da cadavere. È stato lui stesso che in Italia ha eseguito il primo intervento del genere, tre anni fa, con il paziente che ha recuperato quasi completamente luso dellarto trapiantato da un cadavere. È lo stesso chirurgo che è conteso dagli ospedali di tutto il mondo, titolare di cattedra in Australia e lavora al San Gerardo di Monza con uno stipendio paragonabile a quello di un impiegato.
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