In questi giorni, tantissimi bambini italiani hanno vissuto il rientro a scuola. Questo si traduce in una nuova routine quotidiana, ma come fare? Ecco cosa consiglia l’esperto per un rientro meno traumatico.
Adnkronos ha intervistato Italo Farnetani, docente della Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche di Malta, che ha dettato gli intervalli di tempo in cui i piccoli hanno determinati bisogni nel corso della giornata. “I ritmi dell'organismo - anche quello dei bambini - sono regolati da sincronizzatori esterni, primo fra tutti l'alternanza buio-luce. E nel corso della giornata si hanno cambiamenti anche psicologici e dell'umore: infatti la mattina è orientata al pessimismo, il pomeriggio e la sera all’ottimismo” spiega il prof.
Il risveglio dovrebbe avvenire tra le 6,30 e le 7,30: ogni bambino ci mette 8 minuti per svegliarsi completamente e ha bisogno di un quarto d’ora per fare colazione, oltre a 3-4 minuti per lavarsi i denti. Tra le 8,30 e le 10,30 c’è il risveglio mentale: a scuola si dovrebbe partire con l’educazione fisica, per la riattivazione dei muscoli. Vanno bene anche l’educazione artistica, tecnica e la musica, ma non i compiti in classe. Tra le 10,30 e le 11 va previsto uno spuntino.
Tra le 11 e le 12,30 il bambino è al suo apice della capacità di ragionare, per cui via libera alla matematica, alla grammatica, ai temi e alle scienze. Tra le 12,30 e le 13 invece i bimbi si deconcentrano per cui sarebbe bene occuparsi di materie come la geografia, che permettano al bambino di immaginare con facilità. Segue il pranzo tra le 13 alle 14, cercando di rispettare una rotazione settimanale di alimenti.
Tra le 14 e le 15 arriva la sonnolenza: anche se dopo i 4 anni i bimbi non hanno bisogno del sonnellino pomeridiano, ci si può riposare o trascorrere quell’ora all’aria aperta quando possibile. Tra le 15 e le 17 la memoria funziona maggiormente per cui sarebbe meglio fare i compiti in questo punto della giornata, mentre tra le 17 e le le 17,30 sarebbe bene fare merenda. Tra le 17,30 e le 20 sarebbe bene giocare, ma dopo aver finito i compiti - magari lasciando i più facili alla fine - e aver preparato lo zaino per il giorno dopo.
Tra le 20 e le 21 è ora di cena, con tv spenta e tanto formaggio - ma almeno una volta a settimana si può pensare alla pizza. Tra le 21 e le 23 è il momento del relax: i bambini possono giocare con i genitori finché non mostrano stanchezza.
La prova, per la scelta giusta dell’orario, è che una volta a letto il piccolo si addormenti subito e la mattina al risveglio non sia irritato o stanco. “Ricordiamoci- aggiunge l’esperto - che l'organismo ha dei propri ritmi, perciò è opportuno che i bambini vadano a letto sempre alla stessa ora”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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