Luna Rossa nella scia dell’imprendibile Alinghi

Nelle acque di Trapani la barca italiana (due vittorie) resta il rivale numero uno degli svizzeri

Luna Rossa nella scia dell’imprendibile Alinghi

Antonio Vettese

da Trapani

La partenza della regata è avvenuta da pochi secondi e c'è un uomo che volteggia sull’albero a 35 metri d’altezza. Il suo nome è impronunciabile: Pieter van Nieuwenhuyzen, non lo sa dire bene neanche lui, ogni volta cambia versione. Quello che fa notizia è che l'albero è quello dell'infallibile Alinghi e che anche sulla barca svizzera ogni tanto si rompe qualcosa, anche se non basta a farla perdere contro United Internet. Dopo la riparazione gli svizzeri sono ripartiti in tromba e hanno azionato la freccia del sorpasso. Luna Rossa ha vinto due volte, contro il maneggevole Shosholoza e United Internet, e ora è a sei punti, uno dietro Alinghi, in compagnia dei soliti Bmw Oracle, Emirates Team New Zealand.
Nel quarto giorno delle belle regate nel mare e maestrale delle Egadi abbiamo capito che le barche dell'America's Cup stanno andando a pezzi: «Troppe regate, troppa fatica - dice lo skipper di Emirates Team New Zealand Dean Barker - erano progettate per durare fino al 2003, sono passati altri due anni». Alinghi usa la barca più fresca, una delle poche che a Auckland è rimasta nell'hangar. Sentite Patrizio Bertelli, ieri sul gommone di assistenza: «Non voglio polemiche inutili con gli altri team italiani - ha detto - hanno ricevuto delle barche vecchie che hanno dovuto ricostruire, io me la prenderei con chi gliele ha date. Tutti stiamo rompendo qualcosa, anche a Luna Rossa è successo, a Malmo e qui. Anche se ce la caviamo e siamo competitivi, adesso le nostre prestazioni sono condizionate dalle barche e sappiamo che Luna Rossa è nata male». Ma poi non rinuncia a qualche frecciatina: «Credo che quando qualcuno smetterà di perdere spinnaker… ». Il riferimento è a +39 che in due giorni ha lasciato due volte che lo spi finisse sotto la barca, perdendo due punti quasi fatti. Dopo le belle impressioni di Malmo suscitate dalla coppia Percy-Walker, il sindacato che sulla randa ha scritto regione Sicilia vive un'ansia da prestazione che gli fa dimenticare i progressi fatti. Ieri è successo contro K Challenge, dopo che i francesi avevano rotto lo spi aprendo la porta al sorpasso. La seconda sconfitta di ieri per la barca gardesana è contro Emirates Team New Zealand cui sono stati vicini senza essere graffianti.
Mascalzone Latino sembra risalire la china e migliorare. Almeno nella seconda regata di ieri, quella contro Desafio, era presente e vicino, nonostante una penalità un po' sciocca in partenza almeno la velocità della barca era buona e solo un duello di strambate alla conclusione ha consentito agli spagnoli il sorpasso. C'erano velocità e manovre, ma c'è da discutere comunque. Un equipaggio più temerario invece di scappare alla ricerca del vantaggio per effettuare il giro su se stessi per la penalità avrebbe forse cercato il contatto con il nemico rallentando con la speranza di restituire la penalità e poi riaprire la regata. Senza storia la regata contro Emirates Team New Zealand. Senza sorprese le regate degli altri favoriti: ogni pronostico è stato rispettato. Fin troppo.
Risultati - Oracle (Usa) b. China Team; NewZealand b.

Victory; K-Challenge(Fra) b. +39 (Ita); Luna Rossa (Ita) b. Germany; Alinghi (Svi) b. Mascalzone Latino (Ita); Luna Rossa b. Shosholoza (SAf); Alinghi b. Germany; Desafio (Spa) b. Mascalzone Latino; Oracle b. Victory; Emirates b. +39.

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