Mapei, 70 anni di contributo al progresso

Il fiore all’occhiello del gruppo fondato nel 1937 è l’impianto di Robbiano, nel Milanese. Negli ultimi 28 anni, 39 nuove fabbriche

Mapei, 70 anni di contributo al progresso

Sin dalla sua nascita, nel 1937, Mapei ha capito che investire nella ricerca e nello sviluppo era un requisito essenziale per offrire al mercato i prodotti migliori e per crescere a livello internazionale. Ricerca e sviluppo sono nel Dna di Mapei ed è attraverso questi strumenti che l’azienda continua la sua crescita nel mondo. A questo ambito sono sempre stati dedicati ampi sforzi e il 5% del fatturato di Mapei è destinato agli investimenti in ricerca e sviluppo. Il gruppo dispone di sette centri principali di ricerca e di 46 laboratori di controllo qualità. I sette centri sono due in Italia (a Milano e a Villadossola), uno in Francia (a Tolosa), uno in Germania (a Wiesbaden), uno in Canada (a Laval), uno negli Stati Uniti (a Deerfield Beach) e uno in Norvegia (Sagstua). Gli addetti alla ricerca sono il 12% dei dipendenti. Il maggior numero di ricercatori è presente nel centro di Milano, in via Cafiero, il principale, che ha il compito di coordinare il lavoro degli altri sei laboratori. I laboratori lavorano in stretto contatto tra loro, ma anche con università e istituti di ricerca scientifica e industriale.
È in via Cafiero, nel quartiere milanese della Bovisa, che prese le mosse, negli anni ’30, l’attività dell’azienda. Un luogo simbolo che, recentemente ampliato e rimodernato, continua a irradiare conoscenza e ad attrarre energie.
L’unico modo per mettere a nudo i limiti e le caratteristiche dei materiali è quello di «torturarli». Questo si fa tutti i giorni nei laboratori Mapei: per «torturare» i materiali si utilizzano le più sofisticate attrezzature, come dinamometri elettronici, presse e attrezzature usate talvolta in condizioni estreme di temperatura e umidità. Uno dei motori che spingono la ricerca Mapei è l’obiettivo di sviluppare prodotti sempre meno dannosi per l’uomo che li utilizza e con sempre minore impatto sull’ambiente. In questa direzione, oltre allo sviluppo di formule in cui vengono progressivamente eliminati tutti i componenti pericolosi, particolare è stato l’impegno a produrre adesivi senza solventi volatili. Al fatto di essere realmente un «international global player», Mapei aggiunge altre due peculiari caratteristiche: è gestita come un’azienda familiare e ha un approccio ai problemi di medio-lungo termine. Negli ultimi 28 anni Mapei ha acquisito o ha costruito ex-novo 39 stabilimenti. Oggi tutti gli stabilimenti Mapei sono all’avanguardia nell’automazione e nel rispetto delle più severe norme sulla sicurezza e l’ambiente.
Il fiore all’occhiello di Mapei è, oggi, lo stabilimento di Robbiano di Mediglia (Milano), dove tutto è organizzato con linee di produzione completamente automatizzate. Costruito nel 1975 e, in seguito, più volte ampliato, è oggi il centro produttivo più importante del gruppo Mapei: nel 2005 sono uscite oltre 635mila tonnellate di prodotti per l'edilizia. Uno degli aspetti strategici dello sviluppo di Mapei è incentrato sulla logistica, per garantire ai clienti di ricevere rapidamente le merci: l’80% degli ordini ricevuti vengono evasi entro 48 ore. In tutto il mondo operano altri 45 stabilimenti Mapei e il gruppo produce in 23 Paesi, nei 5 Continenti.


Da sempre Mapei è in prima fila nell’impegno per una chimica eco-compatibile che rispetti la natura. Dal 1992 aderisce al progetto internazionale «Responsible Care», l’impegno dell’industria chimica mondiale nel perseguire la protezione dell’ambiente e la sicurezza e la salute dei dipendenti.

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