Masciarelli ruba la scena a Travolta con la sua casalinga tutta adrenalina

La rivincita delle soubrette taglie forti? Oggi passa anche per il proscenio e porta alle stelle l’autostima di chiunque si senta ghettizzato in una società ancorata agli stereotipi. Ne è la prova Hairspray - Grasso… è bello! prima versione made in Italy firmata Massimo Romeo Piparo del musical cult che ha già vinto l’Oscar del Musical a Brodaway e a Londra, e che l’anno scorso sbancò i botteghini grazie al film musicale con John Travolta versione en travesti. Tra totem di televisori, montagne di paillettes, gonne a ruota e nuvole di lacca per chiome sapientemente cotonate, il musical - interpretato da Stefano Masciarelli insieme con la ventitreenne Giovanna D’Angi e il ballerino Simone Di Pasquale - ambientato a Baltimora nel ’62, debutta oggi al Sistina. La storia racconta gli sforzi della protagonista, Tracy - ragazza cicciotella dall’indole effervescente - per riuscire a ribaltare gli stereotipi del concetto di bellezza femminile. Morale della favola? Inseguire il proprio sogno, senza dare peso alla lancetta della bilancia si può. Specie quando la diversità diventa il valore aggiunto.
«Questo show sospeso tra fiaba e realtà parla della tivù deformante e ha una parte iconografica stile cartoon, ma anche un’ambientazione tecnologica forte costituita da un totem di televisori che dominano la scena» dice Piparo, che ha preso in prestito immagini reali e filmati di repertorio di Martin Luther King e Nelson Mandela per raccontare una storia d’amore e integrazione sotto forma di favola. Lo show, oltre al gran calderone di luci, costumi, suoni e colori, farà anche pensare. Ma il punto di forza è il rock brioso anni '60, il rythm’n’ blues e il gospel con le canzoni eseguite in italiano. «Io emulo di John Travolta? È assurdo - commenta Masciarelli -. Ho evitato di scadere nella macchietta becera, cercando di pizzicare in Edna le corde di una soave femminilità. Il mio segreto? Rubare con gli occhi la gestualità di mamme e suocere. Ma non confondetemi con Platinette». A rubare la scena all’attor comico sarà Giovanna D’Angi, sangue siciliano nelle vene e una voce potente. «Ho vinto il provino tra 300 candidate e ancora non ci credo. Da bambina avevo due sogni: cantare e ballare in un musical.

Oggi il desiderio sta per avverarsi - sospira la giovane - Tracy? Leggendo il copione ho scoperto che mi somiglia». Le coregrafie dello spettacolo sono di Bill Goodson. Per i costumi Federica Boldrini, musiche di Marc Shaiman arrangiate e dirette da Emanuele Friello.

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