Enrico Boschivi
Avete richiesto un mutuo? La vostra banca vi ha mai parlato di Isc e vi ha consegnato il modulo Esis? Se avete risposto sì allultima domanda potete considerarvi fortunati, in quanto la vostra banca si è comportata in modo trasparente e corretto nei vostri confronti. Perché a giudicare da unindagine realizzata da Altroconsumo su 96 banche in sei grandi città italiane, questo comportamento non è la norma: ad Altroconsumo, 91 banche su 96 non hanno consegnato le condizioni contrattuali e 60 non hanno consegnato il modulo Esis.
La situazione non sembra migliorata nel tempo: se nel 2004 era il 45% degli istituti monitorati a non consegnare l'Esis, oggi la percentuale è salita al 62,5%. Nella maggior parte dei casi il modello Esis, che riporta le condizioni economiche del mutuo e permette una comparazione tra diversi prodotti, non viene fornito se non dopo la firma del mutuo. Abbiamo chiesto il parere di Christian Miccoli, general manager di Ing Direct Italia, la banca che da sempre ha fatto della trasparenza il proprio cavallo di battaglia.
Inanzitutto, dottor Miccoli, che cosè il modulo Esis?
«È il Prospetto informativo europeo standardizzato, il modulo cioè che riassume le condizioni del mutuo: nome e informazioni sulla banca, nome e caratteristiche del prodotto, tasso annuo, indicatore sintetico di costo, ammontare delle spese accessorie ricorrenti, compresa la penale per estinzione anticipata, il piano di ammortamento».
E lIsc?
«É lindicatore sintetico di costo ed è lunico indice in grado di esprimere il costo reale e complessivo di un mutuo. È paragonabile al Taeg utilizzato nel linguaggio comune per il credito al consumo. Lindicatore sintetico di costo comprende il tasso di interesse sul capitale ricevuto in prestito, ma anche tutte le spese del mutuo: istruttoria, perizia, assicurazione, gestione e incasso rata, penale di estinzione».
Perché sono importanti?
«In quanto contengono in modo sintetico tutte le informazioni necessarie al cliente per valutare il mutuo e per confrontare in modo omogeneo più preventivi di mutuo. Esis e Isc sono una garanzia di trasparenza per il cliente che ha il diritto di conoscerli prima di accendere il mutuo».
La vostra ultima campagna di comunicazione per il mutuo mette in luce una possibile alternativa al mutuo della banca tradizionale: il mutuo on-line, quello per cui «basta una telefonata o un click». Perché la scelta di puntare su questo messaggio?
«Vogliamo dire ai potenziali clienti di un mutuo di non dimenticarsi delle offerte delle banche on-line come Ing Direct, perché spesso proprio qui si trovano le condizioni più vantaggiose. Nel mercato dei servizi finanziari è ancora molto diffusa l'abitudine richiedere un solo preventivo, magari alla banca sotto casa, senza confrontare più prodotti. Questo invece non succede al supermercato, per esempio, o quando si sceglie un'auto. Il nostro obiettivo è proprio quello di rendere il mercato dei prodotti bancari un mercato maturo in cui è la domanda a dettare le regole e non lofferta. Semplicità e trasparenza dei servizi offerti sono due punti chiave in questo senso».
Quali sono i consigli pratici per chi si prepara a chiedere un mutuo?
«Consiglierei di confrontare 3-4 offerte, comprese quelle on-line.
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