Milano diventa più verde: riscoprirà orti e cascine

Grande filosofia quella che sta dietro alla coltivazione di un orto: pazienza, costanza, sacrificio ma anche relax e soddisfazione nel poter raccogliere dalla terra i frutti della propria fatica. Ecco, il sogno del sindaco Letizia Moratti è quello di trasformare Milano nella città degli orti. Ed Expo può essere l’occasione giusta per farlo. Da qui l’invito lanciato ai cittadini durante il discorso agli Stati generali su Expo. Sullo sfondo lo schermo con le immagini della parata in corso Buenos Aires il giorno della vittoria contro Smirne, sul palco il sindaco che, entusiasta, sfodera la sua proposta: «Milano si proporrà come un laboratorio di esperienze per un nuovo modello di agricoltura urbana, in un mondo in cui più della metà della popolazione vive nelle città». Expo, ha aggiunto, porterà a un grande risultato «se riusciremo ad aggregare quanto di bello c’è nella nostra città e regione». E anche gli orti possono fare la loro parte.
Del resto il Comune di Milano lo sa bene. L’esperienza si è già rivelata positiva e sono tantissimi i pensionati che partecipano ogni anno al bando per la concessione di un appezzamento di terreno da coltivare. Al momento, in tutta la città di Milano si contano più di 400 orti comunali, grandi in media tra i 45 e i 60 metri quadrati. Occupano circa 28mila metri quadrati di terreno. Sono ripartiti in sette zone della città, soprattutto nelle periferie, ad esclusione della zona 1 e della zona 8. Da qualche mese anche la zona 2 ha i suoi orti, al posto dei terreni occupati dagli abusivi. L’85 per cento degli orti vengono assegnati a pensionati e anziani e il restante 15 per cento a portatori di handicap autosufficienti, disoccupati e giovani residenti nella zona. Accanto agli orti, un’altra idea «bucolica» che sta prendendo piede è quella del progetto Cento cascine, per ristrutturare i vecchi casali nelle campagne intorno a Milano e Rho. Ieri, in concomitanza con l’avvio degli Stati generali, è stato ufficialmente fondato il comitato, coordinato da Alessando Belgiojoso, e subito dopo l’estate verrà pubblicato il bando di partecipazione.
I proprietari dei casali di campagna hanno un’occasione per reinventarsi e per ricavare un bed and breakfast nelle loro vecchie residenze di campagna. E, d’altro canto, le cascine di campagna possono rappresentare un’attrattiva in più per i turisti e gli uomini di affari che arriveranno a Milano per Expo. Parte dei costi di ristrutturazione sarà a carico dei proprietari e in parte potranno essere utilizzati i fondi di Expo.

I costi per la ristrutturazione si aggirano sugli ottocento-mille euro al metro quadrato e, facendo due conti sui ricavi, si calcola che ogni cascina possa guadagnare 320mila euro l’anno. «Stiamo prendendo accordi con il Touring club - spiega Alessandro Belgiojoso - che darà il patrocinio all’iniziativa e segnalerà la presenza delle cascine sulle guide turistiche».

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