Fausto Rosi
Mentre il fiammingo Tom Boonen si aggiudicava a Madrid lo sprint che gli consentiva di indossare la maglia di campione del mondo dei professionisti, il lombardo Daniele Callegarin, regolando in volata sei compagni di fuga, si imponeva in una stupenda edizione della Milano-Rapallo.
Ventitrè anni compiuti da pochi giorni, residente a Magnago, comune dellhinterland milanese, il portacolori della Bottoli-Artoni-Zoccorinese diretto da Secondo Volpi è riuscito a centrare, dopo ben venticinque piazzamenti nei primi dieci arrivati, il suo primo successo stagionale. La quarantesettesima edizione della gara, ottimamente organizzata dalla S. C. Geo Davidson con il presidente Rhode ed il segretario Magri in cabina di regia, ha registrato un grande successo.
Innanzitutto il numero dei partenti (ben centocinquantadue) e la caratura tecnica degli stessi facevano presagire alla vigilia una gara di alto spessore agonistico e dai contenuti spettacolari.
E così puntualmente è stato se si considera che con 47,056 chilometri orari è stata battuta la media record della corsa e che solamente nelle fasi conclusive si è verificata la selezione dei valori in campo. La gara è stata movimentata fin dai primi chilometri ove si sono verificati parecchi tentativi di allungo prontamente vanificati dalla reazione del gruppo. Successivamete, nellattraversamento di Pavia, al venticinquesimo chilometro di gara, si registrava lazione che ha caratterizzato la gara per oltre cento chilometri.
Sullazione di un drappello di una decina di atleti si formava al comando della gara un gruppo forte di quarantaquattro unità che toccava, allaltezza del casello autostradale di Busalla, il vantaggio massimo di 210. Ma se le prime rampe della Scoffera, evidenziavano la fatica dei battistrada, la veemente reazione dei migliori in testa al plotone portava allannullamento della fuga. Dopo quasi duecento chilometri di corsa, erano ancora la salita delle Grazie ed il «dente» di Zoagli ad emettere i verdetti decisivi della Milano-Rapallo: lì la situazione tornava fluida e solamente dopo lo striscione dellultimo chilometro Callegarin il russo, Efimkim, Tizza, Scognamiglio, Signego, Raisoni ed il bielorusso Sobal riuscivano ad avvantaggiarsi di una manciata di secondi sufficienti comunque per andarsi a giocare in volata il successo.
E di fronte ad un numeroso pubblico Callegarin riusciva a prevalere e ad assaporare il gusto del primo successo stagionale. Dopo aver ricevuto baci e fiori dalle tre splendide miss dichiarava: «Finalmente mi sono imposto in una grande classica e spero di poter vedere avverato il mio sogno di passare al professionismo. Ringrazio di tutto cuore quelli che hanno avuto sempre fiducia nei miei mezzi». Nonostante il secondo posto anche il russo Efimkim è soddisfatto perché è quasi certo di raggiungere il fratello nel mondo dei prof.
Il dopo-corsa rileva anche levidente soddisfazione negli occhi degli organizzatori ai quali sia il prof. Capurro, sindaco di Rapallo, che il dott. Giagnoni dela TNet, primo sponsor della gara, hanno assicurato lappoggio per le prossime edizioni.
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