C'è una giovanissima micro-impresa, nata nel 2010 come spin off del Consorzio Crema Ricerche per iniziativa di tre ingegneri e una specialista in marketing e comunicazione, che si sta ritagliando un ruolo da protagonista nel campo dell'innovazione per la qualità della vita urbana e la tutela dell'ambiente: è la «Maxwell Industries» di Crema, che ha trovato un socio investitore importante nel gruppo trentino BM (120 addetti e 40 milioni di euro di fatturato). Per fare cosa? «BM aveva lanciato l'idea di sviluppare un sistema per il monitoraggio della produzione di energia nel settore delle fonti rinnovabili», spiega il project manager Massimiliano Bellino. «Noi abbiamo raccolto la sfida, abbiamo messo a punto il prodotto myGeco, cioè una piattaforma di acquisizione e gestione dati per il monitoraggio di impianti fotovoltaici. BM ha creduto nel nostro lavoro ed è entrata nel capitale sociale di Maxwell Industries, trasformandoci nel loro centro di riferimento per la ricerca e sviluppo in diversi ambiti operativi, dalle energie rinnovabili all'automazione industriale, fino alle tecnologie per la smart city, la città intelligente».
Costituita in un periodo di crisi nera, il 2010, l'anno successivo la società cremasca aveva già fatturato 300mila euro, grazie all'installazione di oltre 150 impianti, e ha iniziato il tour di presentazione della piattaforma myGeco alle principali fiere estere di settore, trovando interesse e ordini in molti paesi all'estero (in Francia, Inghilterra, Germania e Turchia) anche per lo sviluppo del sistema di monitoraggio, applicabile ad altre fonti rinnovabili quali l'idroelettrico o l'eolico.
I quattro «ragazzi terribili» di Maxwell Industries non si sono fermati ai primi successi e hanno continuato a sfornare progetti innovativi. L'ultimo sarà presentato alla fiera Save di Verona, il prossimo 24 ottobre: si chiama Omnialog ed è un datalogger, cioè un raccoglitore ed elaboratore di dati, pensato per la gestione avanzata di misurazioni analogiche e digitali nel monitoraggio ambientale. Sviluppato insieme alla Sisgeo, azienda milanese leader internazionale nel settore geotecnico, Omnialog può essere utilizzato per il monitoraggio dei parametri strutturali di ponti, dighe, gallerie e agire in modo preventivo e tempestivo contro i disastri ambientali.
«Quando Sisgeo ci ha contattati e ci ha proposto questo progetto - racconta ancora Bellino - abbiamo accolto con entusiasmo la sfida che ben si sposa con la nostra filosofia aziendale: progettare e sviluppare strumenti di misura nel rispetto dell'ambiente». Ma la vera, grande novità di Maxwell Industries per i prossimi anni riguarda la mobilità: «A Londra abbiamo presentato l'applicazione di myGeco per la misurazione dell'efficienza delle auto elettriche, un mercato destinato a esplodere nei prossimi anni. In Italia invece stiamo lavorando al lancio del sistema Log.I.Co (Logistic Intelligent Controller), un'evoluzione di myGeco per il progetto Fai meno strada, nato in collaborazione con una società milanese di autotrasporti, la Point Car, e il polo di Crema dell'Università degli studi di Milano».
Un progetto che potrebbe rivoluzionare il mondo del trasporto merci, che oggi è caratterizzato dalla circolazione di 4,5 milioni di automezzi, di cui 3 milioni entrano ogni giorno nei centri storici urbani. Obiettivo? «Ridurre in cinque anni del 20 per cento i chilometri percorsi da 5.
La città intelligente comincia a nascere prima di tutto dall'intelligenza di chi s'industria, in tutti i sensi.
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