In Duomo il concerto per Notre-Dame «ferita» dall'incendio

A ingresso libero l'evento di mercoledì per rendere omaggio alla chiesa di Parigi

Luca Pavanel

Notre-Dame in fiamme, un incendio da paura: una scena choccante vissuta in primis dai cittadini di Parigi; pochi minuti dopo le immagini mandate in onda tv per il mondo, lo scorso 15 aprile. Momenti di sgomento e preoccupazione per il destino di una delle cattedrali più antiche d'Europa, patrimonio dell'umanità. «Terribile. Da parte nostra c'è stata subito grande empatia per quello che stava accadendo. E ci siamo chiesti che cosa potevamo fare per sostenere la cattedrale parigina». Monsignor Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo, ricorda ancora quel periodo. Al telefono lo fa con una certa emozione, del resto difficile dimenticare l'impatto. Poi l'esigenza: bisognava far sentire la vicinanza. «Abbiamo deciso di illustrare ai francesi la nostra idea, ovvero un evento in Duomo», continua. Diplomazia al lavoro, i contatti con il Consolato Generale di Francia a Milano, da qui la proposta inoltrata nella capitale francese, piano che è stato ben accolto. Già proprio così, dopo tutti al lavoro sul progetto. E ora il giorno del concerto è arrivato. Mercoledì infatti, dalle ore 20,45 - ingresso gratuito dalle 20 - ci sarà nel Duomo il concerto titolato «Una serata per Notre-Dame» promosso da tutti gli «attori» in campo. Ampio recital che aprirà la rassegna «Mese della musica» giunta alla sesta edizione (cinque appuntamenti fino al 29 ottobre), il resto del programma sempre in Duomo e nella Chiesa di San Gottardo in Corte. Tutto promosso e organizzato dalla Veneranda Fabbrica, l'ente preposto alla conservazione e valorizzazione della cattedrale meneghina.

Altro obiettivo del 2 ottobre sera - non la raccolta fondi anche se si potrà contribuire - riflettere sull'idea di cattedrale come «cuore delle città», oltre che in primo luogo esprimere appoggio, sostegno, comunanza. Uno scambio nato per la prima cattedrale gotica del vecchio continente, Notre-Dame appunto - uno dei luoghi legati alla «nascita dell'arte della polifonia», spiega Borgonovo (un nome di compositore per tutti: Josquin Des Prez, ndr), partito dall'ultima che è stata edificata in Europa nello «stile», al centro del capoluogo lombardo. Il concerto.

Presenze d'eccezione, tra gli ospiti l'arcivescovo di Milano Mario Delpini, l'arciprete di Notre-Dame Patrick Chauvet, che per l'occasione rappresenterà pure l'arcivescovo di Parigi Michel Aupetit, e il console Cyrille Rogeau e ancora il prefetto Renato Saccone. Ovviamente i virtuosi alle tastiere Yves Castagnet (organista titolare di Notre-Dame) che si alternerà al grande organo del Duomo con il titolare Emanuele Carlo Vianelli e con il secondo organista Alessandro La Ciacera. Le sonorità si fonderanno con le voci soliste di Notre-Dame Laurence Pouderoux e Thaïs Raï e la Cappella Musicale del Duomo di Milano diretta da Don Claudio Burgio. Programma musicale francese (autori quali Louis Vierne, Jean-Charles Gandrille e André Campra).

Bel mondo per cominciare una rassegna che quest'anno si mette sulle tracce della Milano di Leonardo, con un viaggio sonoro tra Quattrocento e Cinquecento (giovedì 10 ottobre nella Chiesa di San Gottardo in Corte), e un ciclo di incontri. A partire proprio da quello di mercoledì sera ore 18,30 nella Cappella Feriale: «Alle fonti della musica europea: Notre-Dame e la sua eredità polifonica».

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