Filarmonica sulla scena per la stagione dei solisti

In arrivo Kavakos e Rana. Debutterà Soltani Chailly dirigerà tutte le sinfonie di Beethoven

Filarmonica sulla scena  per la stagione dei solisti

Conto alla rovescia, verso la 38esima stagione di concerti alla Scala. Dopo il cartellone conclusosi da poco, il «concertone» in piazza Duomo, le incursioni della compagine oltreconfine e il premio «Una vita per la musica» al direttore Riccardo Chailly, si guarda al futuro dei prossimi mesi. C'è un programma assai ricco, direttori di spessore internazionale, non mancano le sorprese. Inizio della nuova stagione delegato allo stesso Chailly, il 4 novembre. Nell'anno beethoveniano esegueirà al Piermarini l'«integrale» delle Sinfonie e apre la stagione della Filarmonica con la Seconda e la Terza «Eroica». Chailly torna l'11 maggio con Leonidas Kavakos interprete del concerto per violino di Beethoven e la Sesta Sinfonia «Pastorale». E ancora.

Esordio del giovane direttore greco Constantinos Carydis (13 gennaio), con il mezzosoprano Magdalena Kozena interprete dei Rückert-Lieder di Mahler, eseguiti insieme a Blumine, alla Sinfonia n. 9 di Sostakovic e Tafì (Burial) del compositore Dimitri Mitropoulos. Specialista nel repertorio barocco e classico il direttore Ottavio Dantone torna (3 febbraio) accostando la Sinfonia n. 104 in re maggiore. London alla Sinfonia n. 4 «Tragica» di Schubert. Ritorna la pianista Beatrice Rana con Fabio Luisi (17 febbraio): a Beethoven è dedicata l'esecuzione del Quarto concerto per pianoforte e orchestra mentre Luisi, reduce dal successo con la Settima, prosegue il percorso su Bruckner con la Sinfonia n. 2.

Interprete di riferimento per la musica di Richard Strauss, Marc Albrecht torna sul podio (2 marzo) con Träumerei am Kamin e la Sinfonia domestica op. 53. Al centro del programma c'è il Primo Concerto per violoncello di Haydn con cui esordisce il talentuoso musicista austriaco di origini persiane Kian Soltani, classe 1992. Ancora.

Un debutto quello della bacchetta di Pablo Heras-Casado, ospite col violinista francese Renaud Capuçon (16 marzo). Il programma guarda alle avanguardie del '900: da una parte la seconda scuola di Vienna, con la Passacaglia di Webern e il Concerto per violino di Berg, dall'altra la rivoluzione neoclassica di Stravinskij con l'«Uccello di fuoco».

La formazione ospite è il Collegium Vocale Gent guidato da Philippe Herreweghe (6 aprile). Uno degli ensemble più apprezzati per la dedizione alla musica antica e barocca sarà impegnato nell'esecuzione della «Passione secondo Matteo» di Johann Sebastian Bach. I concerti diretti da Valery Gergiev, il cui titolo onorifico suggella il legame sin dagli inizi della carriera, sono un caleidoscopico catalogo di immagini che diventano musica. In questa stagione Gergiev torna con la Suite dal balletto Cenerentola di Prokofiev e la Quinta Sinfonia di Sostakovic (25 maggio). Di più: con la collaborazione con Myung-Whun Chung che ha compiuto trent'anni nel 2019 e segna oltre 100 concerti. Il lavoro sulle sinfonie di Mahler, che lo scorso anno ha incluso l'esecuzione della Prima, prosegue quest'anno con la Sinfonia n. 9 (11 ottobre). Ma non è finita qui, Filarmonica protagonista da Amburgo a Tokyo delle tournée: la presenza nelle sale e Festival è confermata con oltre 20 concerti. Il 31 agosto la Filarmonica è ospite del Festival di Ravello: Lorenzo Viotti torna sul podio e dal Belvedere di Villa Rufolo dirige Rossini, Puccini e Dvorak. A settembre è Myung-Whun Chung a guidare i concerti a Milano e Torino (11 e 13 settembre), il doppio appuntamento a Muscat (17 e 18 settembre) e al Teatro Filarmonica di Verona(20 settembre). Ospite il pianista Alexander Romanovsky con il Terzo Concerto di Rachmaninov e la Sinfonia n. 6 «Patetica» di Cajkovskij. A Muscat, Chung dirige un programma con brani di Rossini, Verdi, Puccini e la Sinfonia n. 9 «dal Nuovo Mondo» di Dvorak.

Chailly guida l'orchestra agli inizi del 2020 nei concerti di Colonia (22 gennaio), Anversa (23 gennaio), Essen (24 gennaio), Parigi (27 gennaio). Il programma beethoveniano prevede l'esecuzione della ouverture Egmonte delle Sinfonie n. 8 e n. 5. Alla Philharmonie di Parigi un secondo appuntamento (28 gennaio) è in programma con Renaud Capucon, il Concerto per violino di Beethoven e i «Quadri» di Musorgskij-Ravel. Il 24 febbraio 2020 la Filarmonica sarà a Roma, Auditorium Parco della Musica: il pianista Jan Lisiecki è interprete del Concerto di Grieg; Chailly dirige Finlandiadi Sibelius e i «Quadri» di Musorgskij.

Doppio appuntamento anche all'Elbphilharmonie di Amburgo (27-28 aprile 2020): nel primo dei due concerti Chailly dirige il programma beethoveniano, nel secondo «Cantus in memoriam Benjamin Britten» di Arvo Pärt, il Terzo concerto di Rachmaninov eseguito da Denis Matsuev, e la Quinta di Sostakovic.

A maggio l'orchestra sarà di nuovo in Germania con concerti a Norimberga (4 maggio), Monaco (5 maggio) e Friburgo (6 maggio). Riccardo Chailly dirige la Sinfonia n. 6 Pastoralee il Concerto per violino di Beethoven. Interprete è Nikolaj Zneider.

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