Mario Riso conosce mezza squadra dell'Inter ed è abbonato a qualunque cosa riguardi l'Inter, dallo stadio alla televisione. Musicista, afferma però che per lui «Il calcio viene anche prima della musica». E nei suoi progetti, l'ultimo è Rezophonic, progetto benefico a cui hanno già partecipato anche Caparezza e Roy Paci, ha coinvolto sia Zanetti, che ha cantato «Ci vuole un fiore» di Endrigo sia Materazzi. Per capire quanto è tifoso, non ricorda nemmeno quando è iniziata la sua storia d'amore con i colori nerazzurri: «Io non mi spiego come sia possibile non essere interisti, uno dei miei primi miti è stato Mazzola».
Questo non gli ha impedito di lavorare con un milanista doc: Riso, monzese classe '67, è anche tra i fondatori di Rock tv, il canale Sky aperto da Gianluca Galliani, figlio del più noto Adriano. A proposito del lavorare con persone di fede calcistica opposta Mario ha le idee chiare: «Se volete stare sereni non parlate di calcio con un milanista».
Chi vincerà la partita?
«Vorrei tanto dire Inter, ma vista la situazione, e anche un po' per scaramanzia, dico Milan: non mi sono mai fidato dei cugini rossoneri e non comincio certo adesso, metterei la firma per un pareggio domenica sera».
L'Inter è in crisi di chi è la colpa?
«Io sono come molti in completo accordo con la politica del nuovo presidente, bisogna prima rimettere a posto i conti per bene poi si può ripartire: come ha insegnato al Juventus in questi anni ripartire da zero può essere molto utile; forse soffriremo ancora qualche anno, spero pochi, ma poi anche le altre grandi d'Europa dovranno avere i conti in ordine e noi saremo a posto, sono invece al 90% contrario alle scelte di Mazzarri: non mi spiego ancora giocatori come Taider all'Inter, anche se per fortuna oggi si ricomincia a parlare di nomi più in linea con il livello del club, o certi cambi di posizione quando bastava mettere ciascuno nella collocazione più adeguata alle sue caratteristiche e già si sarebbe risolto molto».
Qual è il giocatore più importante dell'Inter?
«Senza dubbio il capitano Zanetti, è una vera bandiera che va anche oltre il calciatore: quando c'è in campo lui sono tutti più tranquilli sia i tifosi sia la squadra, se però devo puntare su un giocatore spero che quest'anno tocchi a Icardi darci la grande gioia di vincere un derby così come ha fatto Palacio in quello d'andata».
Qual è il giocatore del Milan che temi di più?
«Il nuovo acquisto Taarabt credo sia il più pericoloso perchè è uno di quei calciatori che se è in giornata buona può cambiare il corso di una partita, nel Milan vedo tanto possesso palla inutile, lui è uno dei pochi che può saltare l'uomo e segnare gol decisivi».
Dove vedrai la partita?
«Non lo so ancora perché sto tornando a Milano e sto cercando di sentire gli amici della squadra per sapere se sono ancora in tempo ad andare allo stadio, questa volta è Milan-Inter quindi il mio abbonamento non vale, ma se mi dicono di no la vedrò a casa».
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