Fisco caotico: i privati comprano casa all'estero

Fisco caotico: i privati comprano casa all'estero

Tutta questa pressione fiscale sta uccidendo il settore immobiliare. Le tasse unite all'incertezza totale vissuta dal settore sono i killer di una parte fondamentale dell'economia italiana. «Il problema è tanto vasto che anche chi ha la possibilità preferisce investire altrove - spiega Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia - e non perché all'estero non si paghino imposte, ma si è sicuri del loro ammontare e c'è la convinzione che si tratti di mercati abbastanza solidi da sopportare anche le crisi». Sono 40mila le case acquistate all'estero ogni anno dagli italiani, secondo Colombo Clerici «l'equivalente di una città come Pisa, in dieci anni di una come Torino» e « anche i grandi fondi non vengono a investire, ma a comprare quando ci sono le svendite perché comprano a condizioni privilegiate».

L'Italia invece si dibatte in una crisi profonda e non solo a livello economico: «Basta vedere cosa è successo l'anno scorso con la Tasi - sottolinea Colombo Clerici - una quantità di chiacchere spaventosa che hanno gettato tutti nell'incertezza più totale: era un continuo di docce scozzesi».

E la soluzione passa da due vie secondo il presidente di Assoedilizia: «Da una parte le istituzioni devono lavorare sulla psicologia, c'è bisogno di far tornare la fiducia nelle persone, mentre dall'altra è necessaria una defiscalizzazione per chi investe in immobili da locazione».

Ma per adesso niente, «il governo sta portando avanti delle politiche che si capisce bene a cosa servano, qui non servono interventi sul particolare, ma provvedimenti in grande che inneschino risposte di sistema».

E le soluzioni in atto non sembrano la soluzione: «Se non bastasse la revisione catastale in atto, che si traduce in sostanza in una spada di Damocle prendente per anni sulla testa dei contribuenti - conclude Colombo Clerici - sio aggiungono le varie notizie sulla prospettazione di misure fiscali per

nulla presenti all'attenzione del mondo istituzionale, ma sollecitate da studiosi che avanzano le ipotesi teoriche più disparate, dalla patrimoniale all'innazalmento delle aliquote dell'imposta su successioni e donazioni».

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