I palazzetti olimpici ancora "appesi" al Tar (e manca un piano b)

Il Comune: "Via ai cantieri entro fine anno". Due ricorsi su Palasharp e due sul PalaItalia

I palazzetti olimpici ancora "appesi" al Tar (e manca un piano b)

Il restyling dell'ex Palasharp - la «Milano Hockey Arena» che ospiterà le partite di hockey su ghiaccio femminile durante le Olimpiadi invernali 2026 - partirà «al più presto, entro l'autunno, attendiamo l'aggiudicazione definitiva». E «entro il 2022» partirà a Santa Giulia la costruzione del PalaItalia che ospiterà invece le i match di hockey su ghiaccio maschile. L'assessore comunale allo Sport Martina Riva ha confermato ieri ai consiglieri riuniti in Commissione il cronoprogramma, ben sapendo però che su entrambi i palazzetti pendono ancora ricorsi al Tar. Nel primo caso, a sentire la relazione del direttore dell'Avvocatura comunale Antonello Mandarano, c'è un certo ottimismo sull'esito della diatriba legale, e l'assessore fa presente che anche qualora la sentenza fosse sfavorevole, in teoria «potrebbe intervenire la società Infrastrutture spa e commissariare l'opera perchè si tratta di un progetto pubblico-privato». Alla domanda del presidente di Commissione Alessandro Giungi sull'esistenza di un piano b per il PalaItalia invece Riva risponde (anche gestualmente) con un no, «è un'opera privata» e su aree private, «non si può commissariare». Lo conferma il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Alessandro Morelli, ex capogruppo della Lega a Milano: «É impossibile. Ma il PalaItalia è un file che non stiamo toccando, è una questione che sta gestendo il Comune di Milano. Se e quando ci segnalerà che ci sono delle criticità, cosa che fino ad oggi non è avvenuta ai tavoli di coordinamento - rimarca con una certa sorpresa, visto che il tempo scorre - saremo pronti a fare la nostra parte». Chissà che non avvenga al prossimo tavolo tra Ministero, Regione Lombardia e Veneto, Comuni di Milano e Cortina e Coni, convocato a inizio luglio. Una via da percorrere potrebbe essere la cessione di area. Su Santa Giulia pendono due ricorsi, uno della società Forumnet che fa capo alla famiglia Cabassi, proprietaria del Forum di Assago, che contesta alle istituzioni corsie preferenziali per la realizzazione del palazzetto che sarà gestito da Eventim e dopo il 2026 farà concorrenza al Forum (ospiterà sport, concerti, eventi), l'altro è della società Ametista che gestisce un centro commerciale nelle vicinanze. Il 21 giugno si è tenuta l'udienza di merito, c'è grande attesa per la sentenza.

Sull'ex Palasharp, dopo i ricorsi (anche lì) di Forumnet bocciati dal Consiglio di Stato e la nuova gara per la realizzazione e gestione assegnata in via definitiva a Ticketone, restano in campo due ricorsi, entrambi presentati dalla Casa di Nazareth, l'istituto di suore accanto alla struttura che aveva già fatto causa nel 2007 per chiedere la demolizione. Questa volta, prima ha impugnato la delibera approvata nel 2021 dalla giunta (in via prudenziale) per ristrutturare in proprio il Palasharp, «un piano b al project financing se la sentenza fosse stata sfavorevole». Ma lo scorso marzo il ricorso dei Cabassi è stato bocciato «quindi se si va avanti col piano A riteniamo che il contenzioso delle suore andrà a estinguersi» spiega l'avvocato.

Resta vivo quello depositato il 5 aprile, subito dopo quella sentenza, e contesta la vicinanza del palazzetto all'istituto, chiede la demolizione e un risarcimento di 250mila euro. «É analogo a quello bocciato 15 anni fa» ricorda il legale. L'udienza è fissata per il 4 ottobre.

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