La lite davanti a casa: è caccia all’aggressore

La lite davanti a casa: è caccia all’aggressore

Non ha accettato di essere stato piantato dalla ragazza per un altro e forse in particolare, gli rodeva che il rivale non fosse un suo coetaneo ma un «anziano» di 15 anni maggiore di lui. Così per settimane ha perseguitato la sua ex, e per questo è stato anche denunciato per stalking, e ieri si è presentato per l’ennesima volta sotto la sua abitazione. Qui ha trovato il «nemico» che al termine di un violento alterco l’ha accoltellato ed è scappato.
I protagonisti di questa cruenta storia non sono stinchi di santo: lei, Patrizia, 34 anni, ha precedenti per armi, resistenza a pubblico ufficiale lesioni, furto e vari altri reati contro il patrimonio, lui Massimo, 40 anni, per stupefacenti, minacce e lesioni, l’altro, Ernesto, 55 anni, per furto e truffa mediante uso di carte di credito e assegni rubati. E l’ambiente dove è maturato il tentato omicidio rispecchia il carattere dei personaggi, piazza Monte Falterona 1, vecchie case popolari, abitate da tanta brava gente ma anche molti delinquenti.
In uno di questi appartamenti è dunque finita qualche settimana fa la nuova coppia Ernesto- Patrizia, che però non hanno potuto dormire sonni tranquilli. Massimo infatti non ha proprio digerito di essere stato scaricato, soprattutto per un uomo più vecchio. Un particolare sentito come mezzo affronto. Così ha preso a perseguitare la ragazza con il solito repertorio di telefonate, appostamenti, minacce. Lo stalking è cresciuto di intensità fino a quando Patrizia, che visto il suo passato non può certo dirsi una donna che si spaventa facilmente, ha pensato bene di correre a denunciare l’ex fidanzato al commissariato Bonola. Ma la situazione è precipitata prima che potessero intervenire gli agenti.
Ieri mattina di buon’ora infatti Massimo si è ripresentato sotto casa della coppia ma ad attenderlo questa volta anziché la donna ha trovato il nuovo compagno. Due personaggi che evidentemente tenevano alla loro fama di duri per cui il confronto è subito degenerato fino a quando Ernesto ha tirato fuori il coltello dalla tasca e ha colpito il rivale molesto a un fianco, sembra un solo fendente. Massimo è caduto a terra in un lago di sangue, mentre veniva lanciato l’allarme che faceva intervenire sul posto il 113 e il 118. Le ambulanze portavano il ferito al San Carlo in codice giallo, media gravità.
Nel frattempo il feritore si dava alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Una fuga che tuttavia non dovrebbe durare a lungo.

Non stiamo comunque parlando di esponenti della criminalità organizzata che possano contare su una rete di complicità in grado di garantire una lunga, e soprattutto costosa, latitanza. Con ogni probabilità, una volta accertato che il rivale non è morto, sarà lui stesso a presentarsi alla polizia.

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