Il 26 marzo, in piena pandemia, la sovrintendenza ai Beni architettonici «ha approvato e apprezzato il progetto presentato da Anpi e disegnato dallo studio Cini Boeri per riqualificare la Loggia dei Mercanti. Purtroppo, dopo 4 mesi attendiamo ancora il via libera del Comune per procedere alla donazione». Il presidente provinciale dell'Anpi, Roberto Cenati, approfitta della cerimonia dell'eccidio di piazzale Loreto, a cui hanno partecipato ieri il vicesindaco Anna Scavuzzo e l'assessore regionale Stefano Bolognini, per lanciare un appello a fare in fretta. «Fare Memoria - afferma dal palco - significa anche mettere in atto azioni concrete. La Loggia dei Mercanti è un luogo fondamentale, racchiude sotto le sue volte, con i 1739 nomi scolpiti, la Resistenza italiana in tutta la sua complessità. Ci sono i nomi dei 15 Martiri, dei Combattenti per la Libertà, degli oppositori politici al regime fascista, degli ebrei milanesi deportati nei lager nazisti, dai quali non fecero più ritorno». Anpi propone da anni la riqualificazione, «perchè diventi un luogo in cui le giovani generazioni e i milanesi possano soffermarsi e riflettere sul significato della Resistenza». Aveva già sottoposto all'attenzione della sovrintendenza un progetto molto più ampio, ma venne bocciato. Il nuovo consiste nel posizionamento di due steli in vetro stratificato tra le arcate di destra e di sinistra della Loggia. Davanti saranno poste delle sedute in beola per dar modo ai giovani e ai milanesi di leggere le scritte scolpite sulle steli: testi informativi sul luogo e, sulla destra, l'epigrafe che Piero Calamandrei, padre costituente, scrisse dopo il rilascio di Albert Kesselring. Il comandante delle forze di occupazione tedesche in Italia nel 1947 fu processato per crimini di guerra e condannato a morte. La condanna fu poi commutata nel carcere a vita e nel 1952 fu liberato per via delle sue condizioni di salute. «Su queste strade se vorrai tornare ai nostri posti ci ritroverai morti e vivi collo stesso impegno popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora e sempre» la scritta che sarà incisa sulla stele. Cenati fa presente che il progetto, del costo di oltre 20mila euro, «verrà donato al Comune da Anpi che sosterrà anche le spese di manutenzione. In compenso chiediamo potenziamento dell'illuminazione e pattugliamento della polizia locale. Siamo convinti che questo importante progetto costituisca uno dei modi migliori per tenere viva la Memoria e superare il degrado».
L'assessore alla Cultura Filippo Del Corno fa presente che il progetto di Anpi «è stato accompagnato dalla giunta comunale, che ha collaborato ad apportare una serie di migliorie al progetto originale per ottenere il parere favorevole della Soprintendenza.
La donazione al Comune, una volta perfezionata con delibera di accettazione da parte della giunta», non prima di settembre, «consentirà di inserirlo nell'ambito dell'intervento relativo al recupero e ripristino di Palazzo della Ragione, tuttora in corso». Non è ancora fissata la scadenza del restyling e dell'apertura del Museo della fotografia.
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