Lombardia sfida finale: tutti i big in piazza per sedurre gli indecisi

Lombardia sfida finale: tutti i big in piazza per sedurre gli indecisi

In altre regioni i giochi sembrano fatti. Ma se si dovesse disegnare una mappa del voto in Italia, la Lombardia farebbe sicuramente la parte dell'Ohio. Cioè dell'ago della bilancia.
La platea lombarda rappresenta una sfida cruciale per i candidati, sia per le elezioni nazionali (con il premio di maggioranza del Senato) sia per quelle regionali. Un rush finale alla conquista del voto degli indecisi, che stavolta sembrano essere parecchi.
Oggi si apre la passerella dei big politici. E la tensione è alle stelle. Alla vigilia della settimana dei comizi, sono stati distrutti due gazebo: uno della lista civica per Ambrosoli in via Dante e uno di Fratelli d'Italia in piazza Cinque giornate, devastato da un gruppo di militanti del centro sociale Lambretta che ha strappato i manifesti e imbrattato tutto con scritte e insulti. Al momento c'è un denunciato, a piede libero. Un giovane antagonista.
Visto il clima poco sereno, piazza Duomo, dove sfileranno i big nazionali e in corsa per il Pirellone, sarà sorvegliata speciale per evitare incidenti e prevenire proteste. Il calendario delle passerelle politiche comincia oggi: alle 14,30 avrà inizio la manifestazione musicale del centrosinistra che non bada a spese e sfodera il jolly, un mix di promesse elettorali e spettacolo. In piazza ci saranno Pier Luigi Bersani assieme a tutta la banda: il candidato alla Regione Umberto Ambrosoli, il sindaco Giuliano Pisapia, Bruno Tabacci, Nichi Vendola. E ancora Pia Locatelli del Partito socialista italiano e Piera Levi-Montalcini dei Moderati. Per accaparrarsi il voto dei lombardi, il Pd gioca la carta del concerto gratuito: sul palco saliranno Ketty Passa, Paolo Jannacci e Roy Paci.
Dopo le tappe in Sicilia e a Torino, Silvio Berlusconi arriverà a Milano domani e affiancherà il candidato regionale Roberto Maroni in un incontro al Centro congressi in Fiera, in via Eginardo alle ore 18. Il Cavaliere, dopo l'aggressione del 2009 ai piedi del Duomo, ha scelto di non parlare più in piazza per ragioni di sicurezza.
Martedì invece il palco all'ombra della Madonnina sarà tutto per lo show e le picconate di Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque stelle, in piazza per sostenere la candidata Silvana Carcano nell'ambito dello Tsunami Tour. A Milano Grillo farà le prove generali per la conclusione della campagna elettorale a Roma: da tempo il comico si è accaparrato piazza San Giovanni per venerdì.
Meno istrionico e più «riservato» Gabriele Albertini che lascia perdere il bagno di folla in piazza e preferisce la formula del dibattito: mercoledì il candidato alla presidenza lombarda per il Movimento Lombardia civica si confronterà con Mario Mauro, di Scelta civica, all'auditorium di Porta Vigentina. A gettare un velo di amarezza sui discorsi dei big a una settimana dal voto, restano gli atti vandalici ai gazebo. Violenze condannate dai rispettivi gruppi politici presi di mira: «Fratelli d'Italia - spiega il candidato alle regionali Romano La Russa - si conferma il bersaglio preferito di quella Milano insofferente e antidemocratica che anche in un periodo di festa come quello del Carnevale ambrosiano non trova nulla di meglio da fare che andare ad assaltare un gazebo elettorale».

Lucia Castellano, capolista della lista civica per Ambrosoli, sostiene che la violenza sia frutto di «una politica fondata sul conflitto e sulla paura di perdere dei tifosi di quei politici che a volte confondono il linguaggio della politica con quello della guerra. Ma la violenza non potrà fermare la voglia di cambiamento dei lombardi».

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