A Milano gli aiuti per le famiglie vanno quasi soltanto agli stranieri. Se due anni fa i sussidi per il sostegno al reddito per i nuclei familiari con minori andavano per il 65% alle famiglie straniere, ora la percentuale è salita al 76%.
Sono queste le cifre diffuse dal consigliere comunale Silvia Sardone che, inoltre, critica anche i dati sulla Bebè Card: il 72% va a donne extracomunitarie. Gli stranieri si "beccano" anche il 50% delle borse lavoro e il 68% del Rei finisce nelle mani degli extracomunitari. Sconcertanti anche i numeri sulle case popolari: nel 2017 i primi 200 nomi in lista sono in maggioranza stranieri (134) e, di conseguenza, gli italiani sono il 33%. Un dato significativo dal momento che gli stranieri a Milano sono il 19% e, se da un lato è vero che sono più poveri dei milanesi, dall'altro lato non sembra che nel capoluogo meneghino via quella "cultura della discriminazione" contro cui il sindaco Beppe Sala era sceso in piazza il 2 marzo scorso.
"È bello - scrive Italia Oggi che riporta la notizia - che ci siano persone che chiedano ancora più solidarietà e ancora più accoglienza, a dimostrazione che Milano ha veramente, come dice il proverbio, il cuore in mano".
"Ma - si legge ancora - per non rischiare di strumentalizzare la bontà d' animo con squallide strumentalizzazioni politiche bisogna aver chiaro che la coperta è corta e dare di più agli immigrati significa necessariamente dare di meno ai poveri di casa nostra: i padri e le madri disoccupati, i giovani che faticano a trovare un lavoro che li renda autonomi, gli anziani spesso abbandonati. Una volta a sostenere le loro ragioni c' era la sinistra, ma ora sembra che i progressisti si occupino solo di immigrati e Lgbt".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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