Il festival di Villa Arconati, la piccola Versailles italiana, compie trent'anni. In quel del Castellazzo di Bollate concerti, eventi di spettacolo, recital degni di nota. Una storia fitta di grandi nomi e successi. Tra chi ha «sfilato» con la sua musica, nomi di alto profilo come Al Di Meola, Joe Zawinul, Herbie Hancock, Manhattan, solo per dirne alcuni tra gli stranieri; tra gli italiani: Gino Paoli, Paolo Conte, Enrico Ruggeri, Ivano Fossati, Enzo Jannacci ed Eugenio Finardi. E ora un'altra edizione, un'altra formula si potrebbe dire, con un «aperitivo», il grosso delle date infatti è a luglio. Pronti via, spot sulla prima data in programma, domani: a inaugurare con uno spettacolo proposto a ingresso gratuito (anche questa è una piccola novità) c'è Guido Catalano, con il suo «Tu che non sei romantica summer tour».
Il sottotitolo parla di «dialoghi, parole e poesie amorose ad inarrivabile tasso di romanticismo» e, ovviamente, sarà molto alta anche la dose ad altrettanto inarrivabile tasso di ironia, solitamente presente negli show dell'artista torinese. Un reading in solitaria che si preannuncia, come una storia piena di baci, di poesia, di gatti, di sguardi, ma anche di guerra e di paura, di sesso e di magia, e amore, ovviamente. Di più.
C'è grande attesa per l'arrivo della Anderson che il 5 porterà sul palco un evento con Terraforma. Icona dell'intelligenza elettronica e della sperimentazione linguistica, Laurie Anderson è un'artista visiva, compositrice, musicista d'avanguardia, regista, poetessa urbana, moglie del compianto Lou Reed. Presenta per la prima volta in Italia «The language of the future». Dito sul calendario: lunedì 8 luglio il festival ospita un attore-narratore di semplice immediatezza e genialità: ovvero Ascanio Celestini, con il nuovo spettacolo «Storie comiche ferroviarie». Celestini è considerato uno dei rappresentanti più importanti del nuovo teatro di narrazione».
Dopo martedì 9 luglio, giorno del concerto dei Bowland, è il turno di un'altra star mondiale. Si parla dello stile, la classe, l'eleganza e l'anima soul di Dee Dee Bridgewater, che sarà protagonista al Festival il 17 luglio. Nominata nel 1999 ambasciatrice dell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura delle nazioni unite (Fao), Dee Dee è considerata una delle poche eredi delle grandi voci femminili del jazz. Il viaggio nelle musiche possibili dentro Villa Arconati il 23 luglio passa dall'Africa, più esattamente dal Benin, dove è nata Angelique Kidjo; cantante e artista tra le più influenti e importanti del continente africano da molti è stata definita la vera erede di Miriam Makeba la Kidjo è un'orgogliosa viaggiatrice della musica, e le sue due ultime esperienze musicali lo certificano appieno. Dulcis in fundo.
Sabato 22 giugno c'è in programma un'anteprima speciale del Festival presso il Cantun Sciatin a Bollate. Si tratta di «Batik, African Suite» eseguita dalla Artchipel Orchestra e L'Orchestra di Via Padova, dirette da Ferdinando Faraò. «Batik» è un progetto ispirato e dedicato alla musica africana.
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