Nel parco fioriscono note in omaggio a Verdi e Rossini

La Biblioteca degli alberi ospita domenica un concerto dell'orchestra scaligera, progetto di Fondazione Catella

Luca Pavanel

Musica & clorofilla. Una relazione per niente rara. Beethoven aveva un rapporto intimo con la natura, quando doveva comporre a volte andava dalla sorella sul lago di Ginevra; ed è lì che ha scritto la «Pastorale». Prendiamo Ciaikovskij: trovava l'ispirazione anche all'interno dei parchi. E che dire di Vivaldi, con le sue «Quattro Stagioni», che cosa c'è di più «stretto» tra uomo e natura? Basta il titolo. Proprio così.

Bel modo di trascorrere un mezzodì, cucina da chef e racconti ieri alla Fondazione Catella, dove il giovane direttore Alessandro Bonato ha voluto anche così, con un breve viaggio storico-musicale in odor di ecologia, spiegare la sua parte nell'iniziativa di domenica sera, quando sarà davanti alla Filarmonica del Teatro alla Scala, nella Biblioteca del Parco (Bam), quell'area verde che si sviluppa tra palazzo Lombardia, piazza Gae Aulenti e corso Como nel quartiere Isola. Già, un evento figlio di un pensiero e di una serie di progetti che proseguono tra cultura, tempo libero e ambiente. Evento gratis per inaugurare la programmazione culturale del Parco, dal titolo: «Back to the City».

No, non basta piantare alberi nelle metropoli per farle respirare, bisogna far conoscere fiori e alberi, poi magari far sì che la natura lemme lemme si riappropri dei suoi spazi, facendosi «abitare» da grandi e piccini, rispettare sempre di più. Meglio ancora se tutto si riesce a intrecciare con arte, laboratori, educazione, benessere e note. Per creare una nuova cultura. Altrimenti diciamolo: prima o dopo, «pianeta adieu».

A Milano su questo «binario» - con pensieri e azioni probabilmente avanti rispetto alla media nazionale - viaggia appunto la Bam gestita dalla Fondazione Catella. Ovvero un giardino botanico contemporaneo nel cuore della città, ideato prendendo a esempio l'High Line di New York. Un luogo dove rilassarsi e riflettere su cura e sostenibilità. Dove far giocare i bambini e ascoltare buona musica. E domenica sarà proprio la musica a inaugurare la programmazione del Parco - in calendario 150 iniziative di ogni genere (come un incontro con lo scienziato Stefano Mancuso il 28 su «La botanica di Leonardo») - una domenica sera classica, per tutti, dalle ore 20,30. «Back to the City» è organizzato dalla stessa Fondazione in collaborazione con Regione Lombardia, in partnership con Volvo, UniCredit e Coima. Appuntamento sinfonico con al centro il complesso del Piermarini e Bonato sul podio, 24 anni, esponente di una generazione di bacchette che porta idee e freschezza.

Programma popolare per l'8: brani da opere di Rossini («Il barbiere di Siviglia, Ouverture» e «L'Italiana in Algeri, Sinfonia»), Verdi («La Traviata», intermezzo atto III»), Mascagni («Cavalleria Rusticana, Intermezzo») e la «Sinfonia n.4 in la maggiore op.90 Italiana» di Mendelssohn. Probabilmente è la prima volta, o quasi, che una compagine di questa ampiezza suona in un «polmone meneghino».

Cose da altri mondi e modi che iniziano a far capolino in Italia, nella Milano dall'Expo in poi, si potrebbe pensare al Nord Europa, all'America, dove si ascolta in maniera più libera. Come si potrà fare al Bam. Se ne è parlato durante l'incontro col direttore generale della Fondazione Catella, Kelly Russell Catella, il direttore artistico, Francesca Colombo, e il direttore di questo evento Filarmonica, Bonato. Che ha spiegato il suo punto di vista: «Un concerto en plein air è il miglior modo di avvicinare alla musica, abbattendo il muro di sacralità e misticismo che la avvolge e che la fa apparire difficile e solo per intenditori». Per l'orchestra forse è «una prima volta» di questo tipo di eventi, meno usuali. Eventi sotto le stelle in un parco, tra l'altro al servizio di cause non esclusivamente musicali, diverse volte sociali e in questo caso collegati alla natura. «Il nostro obiettivo - ha aggiunto Russell Catella - è rendere Bam non solo un parco pubblico curato, pulito e sicuro, ma anche una voce culturale. E il concerto inaugurale con la Filarmonica scaligera dimostra la volontà di offrire a tutti i cittadini un programma di eccellenza».

Infine la parola al direttore artistico Colombo, che ha voluto sottolineare come Back to the City rappresenta l'inizio di un nuovo palinsesto per la città, all'insegna della cultura e di uno sviluppo armonico e sostenibile dove la natura sarà protagonista e fonte di ispirazione dell'intero cartellone».

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