Psicologi nei bar per curare chi è malato di slot

Cercheranno di dissuadere i giocatori. I gestori dei locali obbligati a chiedere la carta d'identità ai più giovani

Nuova stretta sul gioco d'azzardo da Regione e Comune. La giunta regionale ha appena approvato una delibera che introduce anche la presenza di psicologi dell'Asl negli esercizi pubblici con le slot machine. E non solo: anche il Comune ha annunciato che nel nuovo regolamento edilizio ci saranno regole più restrittive riguardo a sale slot e scommesse.

Il nuovo regolamento regionale prevede anche che gli specialisti dell'Asl possano andare dove sono le macchinette, parlare con i giocatori, facendogli compilare dei questionari, per approfondire e studiare le dinamiche del fenomeno. «Fornire questo servizio - ha sottolineato l'assessore al Commercio Mauro Parolini - non significa controllare, ma essere di supporto a chi non riesce a controllarsi». E non è la sola novità: d'ora in poi chi vorra giocare con le famigerate macchinette dovrà esibire la carta d'identità al gestore del bar. La nuova norma infatti impone ai proprietari dei locali di richiedere il documento. Il provvedimento, presentato da Parolini e dall'assessore al Territorio Viviana Beccalossi, è stato approvato dalla giunta e ora deve ancora passare nella commissione competente per poi tornare in giunta per il via libera definitivo.

Per quanto concerne invece l'Amministrazione comunale, è stato annunciato un inasprimento delle limitazioni per le nuove aperture di locali con macchinette o scommesse. Grazie al nuovo regolamento edilizio non sarà possibile alzare nuove serrande per esercizi del genere nel 99 per cento della città. Il Comune ha anche pubblicato sul suo sito web la mappa delle zone interessate dalle nuove norme.

«Questa mappa è la prova provata che Milano è un un unico grande luogo sensibile per l'insediamento di nuove attività legate al gioco d'azzardo - ha commentato la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris - siamo di fronte a un vero e proprio dramma sociale che danneggia la salute delle persone, specie le più fragili».

L'ampliamento delle zone in cui non si potranno aprire altre sale scommesse o per slot

machine è stato possibile grazie all'articolo 13 del regolamento edilizio: da un lato sono stati aumentati i luoghi considerati sensibili, come scuole echiese, dall'altro è stato esteso il divieto anche alle sale scommesse.

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