Ci pensa Beppe Sala. Il sindaco di Milano si veste da capopopolo, arringa gli intimi riuniti in piazza alla Scala a Milano e critica il decreto Sicurezza di Matteo Salvini.
Dopo una lunga settimana di polemiche sulle nuove norme introdotte dal dl sull'immigrazione, dopo la rivolta dei sindaci della sinistra e i ricorsi alla consulta delle regioni rosse, ora è il primo cittadino di Milano a prendere la parola.
"Ho preferito non ricusare il Dl Sicurezza - ha detto il sindaco meneghino - ma se voi toglierete i diritti a migranti in attesa di sapere il loro destino io glieli restituirò in qualche modo". Una sorta di sfida al ministro dell'Interno e alle sue misure contro l'immigrazione. "Con la mia giunta troveremo una via legale perché, se qualcuno ha un problema e va in pronto soccorso sia accolto come vengono accolti i milanesi".
In piazza la manifestazione "uniti" è stata indetta dal Pd e vi hanno partecipato 50 associazioni, tra cui Arci, Acli, Legambiente, Anpi, Psi, Verdi e SinistraXMilano.
""Una piazza straordinaria - ha dichiarato la segretaria del Pd metropolitano Silvia Roggiani - perchè capace di aggregare voci e anime diverse, dalla politica all'associazionismo, tutti #uniti dalla volontà di far sentire un grido di allarme contro questo governo arrogante e pericoloso che vorrebbe, al contrario, eliminare le diversità e ogni voce di dissenso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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