«Troppo traffico per l’Expo? Renderemo navigabile il Po»

Non solo strade e ferrovie. La Lombardia naviga verso l’Expo anche via fiume. «Mi affascina tanto l’idea» ammette il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Rendere navigabile il Po. E perché no? «Ci lavoreremo sopra. Così potremmo togliere buona parte del traffico dalle strade». A settembre si terrà anche il primo incontro del tavolo tra governo e Regione Lombardia contro il caro-petrolio: il continuo aumento del carburante farà a poco a poco cambiare le abitudini negli spostamenti e si tenderà sempre di più a lasciare l’auto in garage. «Dobbiamo considerare anche questi aspetti - spiega Matteoli - nel progettare le infrastrutture. Penseremo all’evolversi delle grandi opere anche da questo punto di vista».
Per il momento ci si pone un obbiettivo: Expo 2015, e si cerca di essere pronti per quella data con tutti i collegamenti necessari. In autunno la Regione Lombardia firmerà l’intesa con il governo sulle opere da realizzare. Quelle prioritarie sono diciassette: si passa dalle nuove linee metropolitane, all’ampliamento delle strade statali, dal triplicamento delle linee ferroviarie nei tratti più frequentati alla Brebemi, Pedemontana e Tangenziale est esterna. In tutto un costo che si aggira sugli 11,4 milioni di euro. «Un po’ di più - fa notare il sindaco di Milano Letizia Moratti - dei dieci milioni che avevamo preventivato nel dossier di candidatura». L’80 per cento dei fondi per realizzare tutte le opere c’è. Il restante verrà trovato, di Finanziaria in Finanziaria, da qui al 2015.
«Direi che quella ancora da stanziare - sostiene, ottimista, Matteoli - è una cifra sopportabile. Non si tratta di una situazione difficile». Intanto la telenovela delle grandi opere lombarde può registrare una notizia positiva: in merito alla procedura aperta dall’Unione europea sulla realizzazione della Brebemi, il ministro è ottimista: «Sono molto fiducioso. Nel momento in cui la procedura viene tolta può partire l’opera. Spero di poter telefonare a Formigoni inizio settimana prossima per dirgli che la Brebemi può partire». Se così dovesse essere, i cantieri per l’autostrada che collegherà Brescia, Bergamo e Milano potrebbero aprire già alla metà di giugno dell’anno prossimo.
Insomma, si procede spediti. La strategia lombarda è sempre la stessa: marciare uniti sullo stesso binario.

«Davanti al governo - ribadisce il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni - ci presentiamo con una sola voce condivisa». Ed ecco che allora a settembre si firmerà un vero e proprio contratto per realizzare le 106 opere in programma.

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