Un'installazione della Kaikkonen e così la Besana è opera d'arte

L'ex cimitero tardo barocco dell'Ospedale Maggiore che un tempo ai margini della città accoglieva 150mila cadaveri molti dei quali non reclamati, oggi ospita sotto il suo porticato l'opera site-specific dell'artista finlandese

Un'installazione della Kaikkonen e così la Besana è opera d'arte

L'incontro tra un luogo seppur affascinante e un artista affermato è un'alchimia solo apparentemente facile. Come spiega l'assessore Tommaso Sacchi presentando l'incontro davvero propizio tra Kaarina Kaikkonen (nella foto) che alla Rotonda della Besana (fino al 6 novembre) espone l'installazione «Tied Together» (2022), realizzata in collaborazione con il Comune e promossa da M77 in occasione della mostra a cura di Francesca Alfano Miglietti visitabile nella galleria di via Mecenate 77 fino al 22 dicembre.

E così l'ex cimitero tardo barocco dell'Ospedale Maggiore che un tempo ai margini della città accoglieva 150mila cadaveri molti dei quali non reclamati, oggi ospita sotto il suo porticato l'opera site-specific dell'artista finlandese che ha esposto in grandi istituzioni tra cui il MAXXI nel 2012 ed è conosciuta per i suoi progetti ambientali e le imponenti installazioni realizzate con elementi di vestiario. Indumenti, in questo caso camicie, ordinatamente stesi e fluttuanti (in puro stile italiano) per dialogare con ciò che sta intorno e richiamare l'assenza dei proprietari che un tempo li hanno indossati.

Del «legame tra abiti, corpi e memoria» parla la curatrice Alfano Miglietti che della Kaikkonen fa notare la straordinaria

«capacità pittorica che ricorda le poetiche dell'Impressionismo». E a passeggiare sotto il porticato questo salta all'occhio mentre scorrono le camicie raccolte dall'organizzazione umanitaria Humana People to People Italia.

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