Soltanto nell'ultima settimana sono 108 i nuovi casi di Ebola registrati in Liberia, Sierra Leone e Guinea. L'epidemia che sta colpendo i Paesi dell'Africa occidentale ha raggiunto anche la Nigeria, dove è stato segnalato un primo caso sospettato: un liberiano arrivato per via aerea. La cosa desta preoccupazione anche in Gran Bretagna, dove il governo ha invitato tutti i medici a prestare particolare attenzione, in considerazione dei rapporti esistenti tra i due Stati.
La sorveglianza è stata rafforzata in Sierra Leone, dove si è verificato il primo decesso nella capitale Freetown. La vittima è una donna di 32 anni, morta sabato scorso. La Liberia ha chiuso la maggior parte delle frontiere. Nuovi casi in Guinea, ha spiegato nel suo ultimo aggiornamento l'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) fanno capire che esistono ancora "catene di trasmissione" che non sono state interrotte.
Da che è esplosa l'emergenza sono più di 600 le persone morte e oltre 1000 quelle infettate. Tra i casi anche quello di Kent Brantly, medico statunitense in Africa proprio per curare i malati di Ebola. L'uomo è in gravi condizioni.
L'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms), che sta lavorando per contenere l'espandersi dell'emergenza, allestirà a breve un Centro di coordinamento a Conakry, capitale della Guinea.
Il direttore regionale per l'Africa, Luis Sambo, ha spiegato che "consentirà il monitoraggio in tempo reale delle attività in atto" e che lavorerà "in collaborazione con i comitati nazionali e le squadre schierate sul terreno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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