Esproprio dei terreni e minacce. La vita dei cristiani in Bangladesh

La comunità cristiana in Bangladesh è costretta a vivere nella paura

Esproprio dei terreni e minacce. La vita dei cristiani in Bangladesh

Il 15 ottobre scorso, a Dhaka, non lontano dalla chiesa cattolica del Santo Rosario, un centinaio di musulmani hanno costretto una famiglia cristiana ad abbandonare la propria abitazione.

Tapon Cruze, il proprietario, ha raccontato che il gruppo lo ha minacciato di morte se si sarebbe opposto all'esproprio. Oltre all'abitazione, ha perso tutto quello che aveva. Soldi compresi. E ora non può far altro che chiedere aiuto alla sua comunità. Una comunità, quella cristiana, che in Bangladesh conta appena lo 0,2 per cento su 152 milioni di abitanti a maggioranza musulmana e che da tempo subisce minacce continue ed è costretta a vivere nella paura.

Anche i vicini di Tapon Cruze, potrebbero essere diventati i nuovi bersagli da colpire. Albert Rozario, parroco della chiesa cattolica della zona, ha infatti spiegato ad AsiaNews, che “gli occupanti della proprietà non sono disposti a nessun dialogo e ora mirano ad impossessarsi anche delle proprietà vicine”.

“Ho visitato il luogo occupato dai musulmani. Stanno commettendo una grave ingiustizia nei confronti della comunità cristiana”, a spiegato preoccupato anche Nirmal Rozario, segretario della Bangladesh Christian Association. “In Bangladesh i cristiani sono una minoranza debole e per questo i musulmani ci attaccano”.

Episodi di questo genere, spesso avallati dalla polizia e dai politici locali, sono sempre più frequenti in Bangladesh e le vittime di questo odio religioso non sono solo i cristiani. Nei mesi scorsi, a Chandantola, un piccolo villaggio a maggioranza indù nel distretto di Barguna, 14 famiglie sono state costrette a svendere le proprie proprietà a prezzi stracciati dopo aver subito continue intimidazioni e minacce. “Da tempo – hanno spiegato gli abitanti prima di abbandonare le proprie abitazioni per andare ad vivere come rifugiati in una città vicina - subiamo persecuzioni e le nostre ragazze vengono regolarmente molestate”.

Nel Paese asiatico il rischio di un islam radicale è sempre più concreto. Meno di venti giorni fa, la polizia del distretto di Pabna, ha arrestato cinque musulmani che avevano tentato di uccidere nella propria casa il pastore protestante Luke Sarkar. I fermati farebbero parte del gruppo fondamentalista islamico Jama’atul Mujahideen Bangladesh (Jmb).

Oggi la polizia ha arrestato quattro persone per l'uccisione del cooperante italiano Cesare

Tavella, avvenuta il 27 settembre scorso nella capitale. Anche dietro questo omicidio, secondo fonti governative, ci sarebbero gruppi politici legati all'islam che avrebbero come obiettivo quello di destabilizzare il governo.

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