Loro assicurano di non essere razzisti, nonostante tutto. I genitori di una scuola elementare nel villaggio di Profitis, in Grecia, hanno incatenato i cancelli dell'istituto per impedire che vi entrassero anche alcuni bambini migranti.
La piccola località a circa 20 chilometri a est di Salonicco è da alcuni giorni teatro di una violenta protesta contro l'accoglienza dei richiedenti asilo e in particolare contro l'ipotesi che i bimbi figli dei profughi possano accedere al sistema d'istruzione greco. I genitori che hanno dimostrato incatenando i cancelli della scuola e sventolando le bandiere elleniche bianche e blu assicurano di non avere alcun pregiudizio razzista, ma di essere solamente preoccupati perché, a loro dire, "i bimbi migranti non sono vaccinati contro le malattie infettive."
Per questo, racconta la BBC, i genitori hanno annunciato la propria intenzione di rivolgersi alle autorità locali perché trovino una soluzione: fino a quel momento non manderanno più a scuola i propri figli.
Il primo giorno di scuola la polizia ha dovuto addirittura scortare i circa quaranta bimbi migranti all'interno dell'edificio, fra gli sguardi attoniti dei presenti.
In tutta la Grecia sono circa diecimila i piccoli migranti che dovrebbero prendere parte al programma scolastico per profughi lanciato dal premier Alexis Tsipras. Il ministro dell'Istruzione di Atene, Nikos Filis, ha tentato però di minizzare l'accaduto parlando di un "incidente isolato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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