Messico, 12enne spara all'insegnante e si toglie la vita

Sangue e paura in un istituto privato: il 12enne ha sparato alla docente e, dopo aver colpito alcuni compagni, si è ucciso. Forse influenzato da un videogioco

Messico, 12enne spara all'insegnante e si toglie la vita

Ha estratto la pistola e sparato alla sua insegnante. Poi ha rivolto l'arma verso di sé e ha aperto il fuoco. È successo questa mattina, poco dopo l'inizio delle lezioni, nel rinomato istituto Colegio Cervantes di Torreón, in Messico.

A uccidere la sua insegnante, una 50enne, e ferire altre sei persone è stato uno studente di 12 anni. Il giovane, secondo quanto riportato dai media locali, avrebbe aperto il fuoco all'improvviso contro la donna per poi rivolgere l'arma verso sé stesso. Prima della sparatoria, il ragazzino avrebbe chiesto il permesso di lasciare l'aula per andare in bagno e cambiarsi i pantaloni. Non vedendolo rientrare, la sua insegnante sarebbe andata a cercarlo. Dopo averlo trovato con le armi in suo possesso, la donna gli avrebbe chiesto di consegnare a lei le pisotole e rientrare in classe. Ma lo studente non l'ha ascoltata e ha aperto il fuoco uccidendola sul colpo.

È ancora da capire cosa abbia spinto il ragazzino ad agire in quel modo. Come riporta TgCom24, il 12enne era considerato un ottimo studente, "con buoni voti". Le forze dell'ordine hanno anche sottolinenato che il giovane non era depresso o vittima di bullismo.

Tutta la comunità è ora sotto choc, così come i compagni di classe davanti ai quali il ragazzino si è tolto la vita. Come riporta Telediario, dopo aver ucciso l'insegnante, il 12enne sarebbe entrato in aula e avrebbe colpito i suoi compagni e un altro docente. Poi il giovane si è tolto la vita. Quando sono giunti sul posto, i soccorritori hanno trovato i corpi senza vita dell'insegnante 50enne e del 12enne mentre tutte le altre sei persone coinvolte sono state portare d'urgenza in ospedale.

Le autorità messicane hanno subito rintracciato i genitori del ragazzino, che viveva con sua nonna. Il due hanno dichiarato di non sapere nulla riguardo alle armi in possesso del loro figlio.

Il delegato regionale della Procura generale, Maurilio Ochoa, ha affermato che lo studente aveva con ben sé due pistole. Ora le forze dell'ordine dovranno fare chiarezza su quanto accaduto nel istituto. Secondo il governatore il ragazzino potrebbe essere stato influenzato da un videogioco.

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