Monza, abusava di una bimba rumena di 4 anni Italiano condannato a otto anni, ma è libero

La moglie del 57enne era la babysitter della piccola. Nel luglio 2007 la bimba raccontò alla mamma di fare il "gioco del pisello" quello che chiamava nonno. Condannato in primo grado, il tribunale di Monza non ha ritenuto necessaria la custodia cautelare per l'uomo

Monza, abusava di una bimba rumena di 4 anni 
Italiano condannato a otto anni, ma è libero

Monza - Un italiano di 57 anni è stato condannato a 8 anni reclusione con l’accusa di violenza sessuale per aver abusato di una bimba rumena che all’epoca del fatto aveva 4 anni. Nonostante la condanna in primo grado però il presunto pedofilo resta in libertà perchè il tribunale di Monza non ha ritenuto necessaria la custodia cautelare.

La dinamica La vittima, nata a Desio, in provincia di Milano nel 2003, è figlia di due rumeni: 21 anni la mamma, 23 il papà. Entrambi i genitori lavorano e per questo la madre, operaia, si rivolse a una collega per trovare una baby sitter. Fu la stessa collega ad offrirsi di affidare per 400 euro al mese la bimba alla propria madre, pensionata e sposata con il presunto violentatore, conducente di autobus a casa per il mal di schiena. All’inizio la piccola restava con l’uomo, che lei chiamava "nonno" dalle 7 di mattina alle 6 di sera. Poi, una volta iniziato la scuola materna nel settembre 2005, solo quando era malata. Dopo sei mesi la piccola iniziò ad avere dei disturbi: mancanza di appetito e sonno. La madre pensando che fosse colpa della sua assenza a causa del lavoro, lasciò il posto per qualche mese. Ma la situazione non migliorò, anzi nel luglio del 2007 la bimba le dissee: "Mamma, sai che gioco faccio con il nonno? Faccio il gioco del pisello".

Le indagini Rimasta subito sotto choc per il racconto, solo il giorno dopo si decise a raccontare in lacrime la vicenda al datore di lavoro che indirizzò la coppia verso un medico prima e verso il soccorso violenze sessuali della clinica Mangiagalli poi. Con l’assistenza degli avvocati Laura De Rui e Ottavia Borella la donna ha deciso di querelare il violentatore.

Durante l’inchiesta la piccola ha raccontato ciò che succedeva in quella casa. E al termine delle indagini il 57enne è stato rinviato a giudizio con l’accusa di atti sessuali con persona minore di 14 anni, che la legge equipara a violenza sessuale.

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