Monza, per salvare il Gp il Pirellone «accelera»

Un progetto di legge mette l’autodromo al riparo da ricorsi anti-rumore. Sarà applicata la normativa nazionale

Marco Pirola

Una lotta contro il tempo. Da una parte i nemici dell’autodromo che si sono rivolti al magistrato e vogliono affondare la pista a colpi di carte bollate, l’ultima sabato pomeriggio con la denuncia ai carabinieri. L’altra la Regione Lombardia che per salvare il Gran premio di Monza di Formula 1 potrebbe far saltare la consueta pausa dei lavori che il Consiglio regionale rispetta durante il periodo delle elezioni. La battaglia sul rumore diventa tutta quanta politica e i partiti si organizzano. Ieri pomeriggio il governatore ha tenuto a battesimo una proposta di legge regionale che metterebbe l’impianto monzese al riparo da brutte sorprese come i ricorsi contro il rumore prodotto dalle vetture in gara. «Domani - ha spiegato Attilio Fontana, presidente del Consiglio regionale - ci sarà una riunione con tutti i capigruppo e i presidenti delle commissioni per programmare i lavori». Il pdl dovrà essere esaminato prima dalla commissione Cultura e poi votato dal Consiglio regionale. Il pericolo era nato da un’ordinanza del Tribunale di Milano, dopo un esposto di due famiglie che vivono vicino alla pista di Monza. L’ordinanza vieta infatti le gare troppo rumorose fino a quando non saranno montati dei sistemi per ridurre al minimo l’inquinamento acustico. Così la maggioranza di centrodestra al Pirellone ha firmato un progetto di legge per permettere le gare; la legge quadro nazionale sull’inquinamento acustico e il decreto del 2001 che ne è la parte attuativa permettono alcune gare in deroga ai limiti, come quelle di Formula 1 e Formula 3000, ma per il magistrato il decreto non si applica a Monza perché la gestione è curata dalla Sias, una società privata, anche se di proprietà dell’Aci di Milano. Il testo della Lombardia ribadisce e applica in Lombardia la legge nazionale visto che la salute e l’ambiente sono due materie di competenza sia statale che regionale. «Monza è una meraviglia mondiale - ha sottolineato Formigoni -, il primo autodromo costruito al mondo, nel 1922, ha una storia straordinaria alle spalle. Noi vogliamo che si possano ancora effettuare le gare, in particolare il Gran Premio di Formula 1, ma anche tutelare la salute dei cittadini limitando le emissioni di rumore».

Da qui, la decisione di presentare «con urgenza» il progetto di legge che «chiude un periodo di incertezza legislativa». E nel frattempo ricorrenti non si danno per vinti e sabato si sono recati alla caserma dei carabinieri di Villasanta per presentare una denuncia contro la società che gestisce l’impianto

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