Venezia - "È venuto il momento che l’Italia si dia una seria politica industriale nel quadro europeo, secondo le grandi coordinate dell’integrazione europea". Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha Mestre ha partecipato all’intotolazione di una piazzetta a Gianni Pellicani. "Abbiamo bisogno di questo - ha detto ancora - per l’occupazione e per i giovani che oggi sono per noi il motivo principale di preoccupazione".
La battuta sul ministero Il Capo dello Stato ha risposto con una battuta a un cronista che gli chiedeva del ministero dello Sviluppo economico tuttora vacante. Il giornalista ha chiesto al Presidente: "Allora ci vuole il ministro...?". Napolitano ha risposto ironicamente: "Lei crede?". Il cronista ha ribattutto "Lei ha notizie a questo riguardo?". Napolitano ha risposto: "Va bene, allora passo la voce...".
Autonomia e federalismo: garanzia unità nazionale Il nostro paese si sta evolvendo in senso autonomistico e federalistico, ma proprio questo è garanzia di una rinnovata unità nazionale. "C’è un’evoluzione - ha detto Napolitano - in senso autonomistico e federalistico della nostra Repubblica, che è garanzia della rinnovata unità nazionale". Il Capo dello Stato ha fatto riferimento al mutato quadro delle responsabilità amministrative a vari livelli: "Il profilo di amministratore - ha spiegato Napolitano - non è un profilo minore rispetto a quello del parlamentare e del politico e anche a quello dei governatori delle regioni. Si tratta di una visione evolutiva dello stato democratico italiano che nacque ferocemente accentrato e che sta ora assumendo sempre più le caratteristiche di Stato delle autonomie, che lega strettamente unità e indivisibilità della Repubblica al profilo autonomistico". Napolitano ha concluso il suo ragionamento lanciando un monito: "L’Italia faccia la sua parte in Europa, dia prova di coesione".
Confronto è garanzia per il Paese Napolitano sottolinea l’importanza del ruolo delle opposizioni e del confronto citando l’esempio dell’amico Pellicani: "Fu da sempre uomo di opposizione e sempre si fece carico della responsabilità di governo del Paese, non solo dal punto di vista amministrativo, ma anche come parlamentare, non dimenticando il confronto su posizioni diverse". Il presidente ha quindi rilanciato la crucialità del confronto politico: "Mettere a confronto posizioni diverse con lo stesso senso di responsabilità e unità nazionale - ha concluso il capo dello Stato - è garanzia per il futuro del Paese e delle giovani generazioni".
Calderoli: sul federalismo un grande intervento "Con le sue parole, ancora una volta, il presidente Napolitano ha saputo cogliere i valori del federalismo e ha riconosciuto il ruolo degli amministratori, degli enti locali e delle Regioni, dando così attuazione piena all'articolo 114 della Costituzione, dove Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato sono posti allo stesso livello come parte costituente della Repubblica".
Lo dichiara Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione. "L'ho già detto un`altra volta ma non mi stanco mai di ripeterlo: il presidente Napolitano è come l'Amarone, migliora con il passare degli anni, dimostrando una modernità sconosciuta persino a molti trentenni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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