Nuovo polo di Fano, partono i lavori

Alcune importanti di aziende, che rappresentano le realtà produttive collegate al mare marchigiano, hanno dato vita alla società consortile «Marina Group», composta da Cantieristica Spa (77%) e da Gruppo Pesca Servizi (23%). Protagonista della ripresa economica del comparto nautico (sia cantieristica sia pesca e servizi), sarà Fano. Obiettivo: riqualificazione della terza darsena della città e dell’area circostante. Il cantiere partirà il prossimo autunno con una previsione di chiusura lavori nel 2013.
L’intervento, che prende il nome di «Marina Group, infrastrutture per la cantieristica e la pesca», prevede la realizzazione di due poli produttivi distinti. Nel progetto sono inserite anche una nuova strada e altre opere di urbanizzazione, per un investimento complessivo di 12 milioni di euro.
«In momenti difficili, come quelli attuali, la strategia migliore è sicuramente quella di fare investimenti mirati concreti che valorizzino le professionalità locali, altamente specializzate - dice Massimo Minnella, presidente del consorizio - Questo è l’obiettivo di tutti i soci “Marina Group”. Noi crediamo in questo progetto e lo consideriamo uno strumento di rilancio dei comparti pesca-cantieristica della nostra città».
IL PROGETTO
Le aree in concessione si estendono su circa 43mila metri quadrati e si articolano in tre zone distinte: l’area del polo produttivo della pesca, l’area del polo produttivo della cantieristica e le aree comuni, ovvero aree per la movimentazione, banchine e specchio acqueo.
L’intervento ha l’obiettivo di realizzare un complesso produttivo con molta attenzione alla qualità e ai dettagli dell’architettura. Quindi non semplici capannoni industriali, ma forme, colori e materiali di grande impatto estetico per tutta la riqualificazione. Le facciate presentano un attento studio delle membrature, in modo da «rompere» le volumetrie attraverso l’uso di rivestimenti di diverso colore, trama e materiale. L’ampio uso di pareti vetrate nelle zone destinate agli uffici, conferisce leggerezza ai manufatti e sottolinea la diversa destinazione d’uso.

Nei prospetti troviamo delle luci circolari (oblò) come richiamo alla marineria e dettagli di edifici storici di «architettura fascista», presenti nel vecchio porto, quali la Casa del Marinaio o il grande Mercato del Pesce che presentano questo tipo di finestratura.
Il progetto architettonico prevede inoltre un polo dimensionato per la costruzione e per il refitting di grandi imbarcazioni.

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