Ora si respira aria ticinese nell’arena di piazza Vittorio

Pardi d’oro a buon prezzo: 5 euro e formula fidelity. «Daremo a Roma il meglio, ma non tutto: il resto lo teniamo per noi» dove per «resto» si intende anche il film-quiz di 18 minuti (40 domande sul cinema) realizzato da Nanni Moretti a corollario della retrospettiva che Locarno quest’anno ha dedicato all’autore di Sogni d’oro. «Film che sarebbe stato difficile programmare in un'altra sede. Era una chicca fatta apposta per Locarno e la terremo ben stretta». La frase, mormorata dal direttore artistico del festival ticinese Frédéric Maire, a sigillo della presentazione di Notti di Cinema a piazza Vittorio Locarno a Roma (da domani al 5 settembre) riassume appieno la filosofia di una collaborazione collaudata e prolifica tra il Bel Paese il Canton Ticino in materia. Partnership che, all’alba dell’ottava edizione, consente al festival svizzero, tra i più longevi e apprezzati al mondo, secondo per anagrafe solo alla Mostra di Venezia di allungare la visibilità del calendario proprio grazie agli schermi romani, dove nei prossimi giorni verrà proposta una selezione di 12 opere già promosse in Piazza Grande. Una scrematura del cartellone del 61° Festival Internazionale del Film di Locarno che condensa lo spirito stesso del festival. «Locarno è una kermesse di qualità che, oltre alla stampa accreditata e ai compratori, vanta 180mila visitatori provenienti da ogni angolo d’Europa» spiega, sottolineando che tra sperimentazione e nuovi linguaggi, spirito di ricerca e d’essai, Locarno non tradisce le sue origini e, fino al 5 settembre, ne darà un assaggio ai romani che potranno ammirare in lingua originale opere preziose e intense, difficilmente reperibili nelle sale come The Market - A tale of trades del britannico Ben Hopkins, moderna favola sul denaro e il commercio girata in Turchia con attori locali, oppure Liu mang de sheng yan - Feast of Villains del regista Pan Jianlin, menzione speciale al Concorso Internazionale: il film racconta la storia di un ragazzo di Pechino che decide di vendersi un rene per racimolare la somma necessaria a curare il padre ammalato.

In cartellone, oltre ai film che hanno aperto e chiuso le proiezioni in Piazza Grande - Brideshead Revisited e Back Soon - a piazza Vittorio si vedranno il film Pardo d'Oro Parque via, Choke commedia acida di Clark Gregg, Cimap! Cento Italiani Matti a Pechino di Giovanni Piperno (toccante documentario, tra pregiudizi da cancellare e solidarietà da rafforzare, sul viaggio in treno Venezia-Pechino di 77 malati psichiatrici coi loro accompagnatori), Becket di Davide Manuli e Elle veut le chaos di Denis Cote, premio per la miglior regia. Riflettori capitolini puntati su Locarno, dunque, e a breve anche su Venezia. Il prossimo appuntamento è per Da Venezia a Roma rassicura l’assessore Umberto Croppi. La parola, ora, alle immagini.

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