La pace Romiti-Save fa precipitare Gemina in Borsa

Il titolo ha perso ieri l’8,14%, smentite ipotesi di Opa. Incontri in corso tra le parti, all’esame l’ingresso dei veneti nel patto di sindacato

da Milano

È sfumata ieri la prospettiva di un'Opa di Save su Gemina e sul titolo della finanziaria che controlla gli aeroporti di Roma si sono abbattute le vendite di chi nei giorni scorsi aveva scommesso su un attacco dell'Aeroporto di Venezia piuttosto che su un accordo coi soci del patto. A fine seduta Gemina cedeva l’8,14%, mentre Save perdeva il 3,61 per cento.
Ieri mattina, infatti, su richiesta della Consob, Save aveva emesso una nota in cui affermava che erano «in corso incontri interlocutori con i soggetti aderenti al patto di sindacato di Gemina volti ad approfondire e a chiarire i rapporti» e di non avere «allo studio una eventuale operazione di offerta pubblica di acquisto suelle azioni Gemina», facendo svanire la possibilità di una battaglia in Borsa, dopo che la società aveva acquistato il 10,4% della società che controlla Aeroporti di Roma.
Come già anticipato ieri dal Giornale, le parti si sono rese conto che esistono possibili sinergie tra i due aeroporti, non solo riguardo alle rotte a corto raggio, ma anche su quelle a lungo, in alternativa all’aeroporto di Malpensa. Non si sarebbe parlato invece di posti in cda di Aeroporti di Roma.
Se l’atmosfera tra le famiglie Romiti e Marchi è più distesa, continuano invece le polemiche tra gli azionisti pubblici e quelli privati di Save. Il presidente della Provincia di Verona, Davide Zoggia, ha affermato che «l’operazione condotta da Save non è stata concordata con tutti» e che «bisogna riprendere il dialogo» ma senza cancellare «con un colpo di spugna le cause che oppongono Save a Provincia e Comune». Affermazione in parte smentita da Enrico Marchi, che ha sostenuto che gli azionisti pubblici erano stati informati.
Intanto ieri il presidente e ad di Edison, Umberto Quadrino, ha detto che Foro Buonaparte valuterà una eventuale offerta per la quota detenuta in Gemina, se interessante: «Se riceveremo una offerta interessante la valuteremo, ma non è certo una priorità», ha affermato. «Non siamo in contatto con Save», ha poi aggiunto Quadrino. Edison ha lo 0,93% del capitale di Gemina ed è nel patto di sindacato della società. Assieme ai gruppi Pirelli e Pesenti, Edison era stata indicata nei giorni scorsi come un potenziale venditore della propria quota al fondo Clessidra (ma Pesenti aveva smentito). E ieri sera un comunicato di Gemina affermava che continuavano i colloqui per un ingresso di Clessidra nell’azionariato, mentre continuavano i colloqui con save che ha chiesto di entrare nel patto di sindacato.


Infine ieri il patto di sindacato di Mediobanca che si è riunito a Milano ha fatto sapere di non aver discusso della vicenda Gemina: «Non se ne è assolutamente parlato» afferma una nota. Mediobanca è infatti azionista della finanziaria.

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